Mercati: forte tensione

Filippo Ispirato

Ancora tensione sui mercati finanziari per quanto attiene al debito sovrano. Stavolta ad essere prese di mira sono Spagna e Francia, i cui spread sul Bund tedesco hanno raggiunto un nuovo record. In ordine, la Spagna ha superato quota 500, i suoi Bonos hanno quasi raggiunto il livello dei nostri Btp. L’ultima asta dei sui titoli di stato iberici non è andata completamente a buon fine, dei 4 miliardi in collocamento ne sono stati venduti solamente 3,6 tanto da far impennare il loro rendimento a quota 7%. La parte restante la sta acquistando la Bce per evitare un ulteriore e pericolosa lievitazione dello spread.  Stessa sorte è toccata ai Btan, i Btp francesi, che per la prima volta sfondano la soglia dei 200 punti, anche qui record assoluto mai raggiunto relativamente agli spread da quando è in atto l’unione economica e monetaria del 2001. Qui a colpire il paese sono le prospettive al ribasso della crescita del suo Pil ed il disavanzo crescente. L’Italia attualmente gode di una posizione migliore rispetto ai suoi cugini iberici e d’oltralpe a seguito della formazione di un nuovo Governo che gode di buona reputazione in ambito internazionale, e per la formazione altamente tecnica dei componenti dell’esecutivo. Stranamente sembra che la tensione sui titoli aumenti man mano che ci si avvicini alle aste dei titoli di stato di ogni paese: lo abbiamo osservato in precedenza per l’Italia e lo stiamo vivendo in queste ore con i casi Francia e Spagna; è assodato il momento di difficoltà che stanno vivendo i membri dell’Eurozona, ma è altrettanto vero che la speculazione sta operando proprio in concomitanza delle aste titoli stato per aumentare lo spread, i rendimenti e di conseguenza lo stock del debito che si viene a formare a causa di interessi da pagare più alti. Ciò consente maggiore speculazione sia attraverso le tecniche di shortaggio che attraverso l’aumento dei cds (credit default swap) sottostanti. Semplice coincidenza o speculazione? Questa, ovviamente è una mia semplice osservazione che ho costatato in questi momenti di tensione in Eurolandia, senza alcun intento provocatorio o dietrologico.  A fine giornata gli indici di borsa segnano un -1,46% per Milano, e stesso segno per tutte le altre borse europee. Spread Bund Btp torna sotto quota 500, attestandosi a 492. Nel nostro paese intanto Monti ha presentato alla Camera i punti in dettaglio della nuova manovra finanziaria che riguarderanno la reintroduzione dell’ICI con aumento delle rendite catastali, il rafforzamento del sistema contributivo della pensione e l’innalzamento dell’età pensionabile in tempi più brevi di quelli previsti nella precedente manovra, la riforma degli enti previdenziali con la nascita della Super Inps, la riforma degli ordini professionali con la modifica dei requisiti d’accesso alle varie professioni, maggiore flessibilità nel mondo del lavoro (per i nuovi contratti non quelli in essere) ed introduzione dei contratti di prossimità, aumento rette universitarie, incentivo al project financing e all’ingresso dei capitali privati nella realizzazione delle opere pubbliche,  introduzione della patrimoniale sulle grandi ricchezze e aumento dell’IVA e lotta all’evasione. Nei prossimi giorni il confronto con le parti sociali. Clini, il neo ministro dell’ambiente, ha suscitato prime reazioni negli ambienti politici a seguito di un’ipotesi di ritorno al nucleare, che al momento sembrerebbe improponibile a seguito del disastro di Fukushima e del rifiuto solo qualche mese fa dell’atomo da parte degli italiani dopo l’esito referendario di Giugno.

 

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *