EUROBOND: ma di cosa si tratta ?

Filippo Ispirato

In questi giorni è tornata nuovamente a circolare la notizia della creazione degli Eurobond   come una delle possibili vie d’uscita dalla crisi del debito sovrano che sta coinvolgendo vari paesi all’interno dell’Eurozona e rischia di mietere vittime eccellenti quali la Francia, alle prese con il ripiano del suo deficit, una crescita inferiore al previsto ed il rischio perdita rating AAA.  Sono in corso degli incontri a Bruxelles tra i vari capi di governo dell’Unione, il presidente del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy, ed il presidente della Commissione europea Barroso per la creazione e messa in campo degli Eurobond. Il dibattito rimane acceso tra chi, Germania e paesi nordici, è contrario e chi, paesi mediterranei tra cui l’Italia e la Francia, sono favorevoli. Cosa si intende per Eurobond di cui si sta sentendo parlare? Si tratta di obbligazioni del debito pubblico dei paesi dell’euro zona, emessi da un’apposita agenzia europea a Bruxelles, garantite congiuntamente da tutti i paesi dell’Unione che hanno adottato l’Euro come moneta nazionale. Questo tipo di obbligazioni hanno lo scopo, grazie alla garanzia fornita congiuntamente da tutti gli stati membri, di rendere più sicure le obbligazioni emesse dagli stati in difficoltà e di evitare delle speculazioni selvagge contro alcuni stati come avvenuto nell’estate del 2011. Il nodo principale da sciogliere è proprio la costituzione del fondo di garanzia a favore degli Eurobond (o E-obbligazioni) in quanto la partecipazione verrà fatta proporzionalmente alla capacità finanziaria di ogni paese membro: ne conseguirà che i principali contribuenti saranno paesi più solidi quali la Germania. Il parlamento tedesco, quindi, non vede di buon occhio la via degli Eurobond in quanto significherebbe nel breve un aumento della tassazione dei propri cittadini per venire in salvo a stati esteri che hanno avuto in passato meno rigore nei conti. I tedeschi, ovviamente, sono contrari a pagare una maggiore imposizione fiscale per aiutare i paesi mediterranei, notoriamente meno virtuosi; ci sono però delle considerazioni importanti che tutti come europei dovremmo fare: –ci vorranno maggiori controlli e rigore per tutti i paesi onde evitare, in futuro, nuove tensioni sui debiti sovrani; –la Germania è all’interno di un sistema, quello dell’euro. La crisi degli altri paesi si ripercuote anche su di essa, basti vedere la sfiducia dei mercati in questi ultimi giorni che coinvolge anche il Bund Tedesco, fino ad ora considerato sempre immune a minacce di speculazioni finanziarie. Quello che si innesca nel tempo è l’effetto domino che colpisce tutti; –Si dovranno ripensare le regole del funzionamento della Banca Centrale Europea, in quanto soprattutto all’inizio, con i parametri di Maastricht, si sono create regole finanziare che hanno indubbiamente favorito paesi forti, in primis proprio la Germania a scapito di altri. Si dovrà progettare un’Europa con istituzioni più forti e meno divisioni nette  tra politica monetaria e politica fiscale.

 

One thought on “EUROBOND: ma di cosa si tratta ?

  1. Ottimo articolo chiaro ed esaustivo, un valido aiuto per capire gli ultimi avvenimenti in campo economico.

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