CCIAA: Arzano il normalizzatore

Aldo Bianchini

SALERNO – Dopo aver completato le operazioni di acquisto e mantenimento della poltrona di “presidente della giunta camerale” al modico prezzo di 300mila euro (così dicono i bene informati del palazzo, per via del contributo alle luci !!) Guido Arzano ritorna prepotentemente al centro dell’attenzione per la politica di contenimento dei contributi che l’ente da lui rappresentato ha in animo di portare avanti per il 2012. In pratica ritorna nel solco di quello che realmente dovrebbe fare un presidente con i dovuti attributi in un momento di crisi così globale. Peccato, però, che quando si è trattato delle “luci d’artista”, intimorito dalla sgridata del sindaco Vincenzo De Luca che è anche depositario della maggioranza in consiglio camerale, è subito ritornato sulle sue decisioni ed ha elargito a mani basse un sostanzioso contributo a favore della megalomania dell’amico-nemico “Enzo lo zar”. Adesso, però, folgorato sulla “via di Damasco”, eccolo riprendere la strada giusta, quella che dovrebbe essere perseguita sempre e comunque. Ma lo fa nuovamente, a mio avviso, partendo dallo starter sbagliato. In pratica conferma la riduzione dei contributi (previsti globalmente in 2milioni di euro) per l’aeroporto che resta la struttura primaria da far decollare se vogliamo che decolli tutto quanto ruota intorno ad esso: turismo, commercio, industria, convegnistica, sociale, sportivo, ecc. ecc. Tra i tagli drasticamente annunciati anche quello a discapito del GFF (Giffoni Film Festival) che sta per tagliare il traguardo dei quarant’anni e che sarebbe davvero un peccato crocifiggere in malo modo, anche perché è l’unica manifestazione che porta il nome della salernitanità in tutto il mondo, altro che “luci d’artista”. Su un taglio credo di poter essere sostanzialmente d’accordo con Guido Arzano, la rinuncia alla BIT (borsa Internazionale del Turismo) di Milano che, fino ad ora, anche l’ente Provincia ha seguito con grande rilievo e dispendio di rfisorse. La BIT è una manifestazione costosissima che non porta alcun risultato alla nostra Provincia, se ne convinca anche Cirielli e l’abbandoni al suo destino se veramente vuol  realizzare il contenimento della spesa. Il problema è che, al di là degli annunci, molto verosimilmente la BIT non sarà lasciata nemmeno dalla CCIAA di Arzano, checchè ne dica il diretto interessato. Vedremo se i “presunti buoni propositi” di Arzano risponderanno a comportamenti reali. Una frase che Egli avrebbe pronunciato in questi ultimi tempi mi ha colpito: “Non c’è volontà di mettere l’aeroporto in secondo piano, ci sono solo ristrettezze economiche”, sfortunatamente però le ristrettezze economiche non hanno minimamente intaccato la magnanimità evidenziata per le luci d’artista. Ed è finita che sono state privilegiate le effimere luci che nulla hanno portato al territorio, se non traffico e caos, a sfavore della struttura aeroportuale tanto necessaria per tutti e per tutto.

2 thoughts on “CCIAA: Arzano il normalizzatore

  1. 300 mila euro per le luci d’artista che danno opportunità di crescita al commercio cittadino mi sembrano in linea con la ragion d’essere dell’ente molto meno i 4 milioni per mantenere in vita un aeroporto al momento inutile!

  2. certo è che se tutti la pensano come Max l’aeroporto non decollerà mai e poi mai e mai diventerà utile. complimenti al giornale.

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