Strage di Silla. Paciello a processo: niente sconti!!!!


Antonio Citera

LAGONEGRO – E’ cominciato ieri mattina presso il Tribunale di Lagonegro, il processo a carico di Gianni Paciello, il giovane sassanese che alla fine di settembre dello scorso anno causò la morte di quattro ragazzi davanti a un bar di Silla. Paciello era ubriaco quando con la sua Bmw, senza controllo schiacciò i poveri giovani ignari di quando stava accadendo. Una strage annunciata gridarono in molti, il giovane infatti era noto nella cittadina del Vallo di Diano per le sue acrobazie automobilistiche. Un vero e proprio anarchico sulla strada a detta di molti che lo conoscono bene. Fatto sta che quel maledetto giorno di fine estate, a 140 all’ora imboccò la rotonda di Silla perdendo il controllo del mezzo che quasi volando, schiacciò i poveri ragazzi seduti davanti al bar. Tra i cadaveri anche il fratello minore di Gianni. Una vicenda dai risvolti terribili, quattro giovani vite spezzate per sempre. Il giovane fu subito arrestato e accusato di omicidio volontario ma, dopo pochi giorni il reato gli fu tramutato in omicidio colposo plurimo così come prevede la legge. Paciello in attesa di giudizio è ospite di una struttura di accoglienza nel Vallo di Diano, a pochi passi dal luogo della strage. Il processo lo vede unico indagato, i suoi legali nonostante tutto vorrebbero salvare il salvabile, hanno chiesto un patteggiamento che gli è stato respinto dal giudice. La prima udienza svoltasi ieri, ha segnato un punto a favore della giustizia che vede in questo procedimento la via maestra per dimostrare e dare dimostrazione di una pena esemplare nei confronti del ragazzo. Questi i fatti, questa la cruda realtà di un giorno di ordinaria follia che ha provocato quella che negli annali resterà per sempre “la strage di Silla”.

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