REGIONALI: il giorno del kaimano !!


Aldo Bianchini

SALERNO – Lo aveva programmato da tempo, lo aspettava da anni, finalmente è arrivato il suo “giorno del kaimano”, l’uomo dai consensi bulgari di una volta che ha vinto (non stravinto le regionali 2015) e che finalmente potrà sedere almeno per qualche ora se non per qualche giorno sulla scranno del “governatore”. Un ruolo, comunque, insolito e forse anche riduttivo per Lui che è abituato a quello di “kaimano”; un ruolo che ha nel dna da sempre, fin da quando appena giovinetto si avvicinò alla ideologia comunista. Purtroppo per Lui non sarà il primo salernitano a sedere sulla poltrona regionale più prestigiosa, e non perché è nato a Ruvo del Monte in provincia di Potenza, ma perché prima di Lui su quella sedia si sono seduti Gaspare Russo e Giovanni Sullutrone; è soltanto il terzo, quindi, in una ideale classifica di salernitani-governatori. Da grande comunicatore qual è si è ben intrufolato anche a Napoli come a Benevento e come nell’avellinese. Nel casertano ha dovuto lavorare molto poco, c’erano altri che lo hanno fatto per Lui. E adesso il piatto è servito per un’evanescente Stefano Caldoro che, se ha risanato i conti della sanità pubblica (impresa quasi impossibile !!), ha curato molto poco il territorio salernitano ed in particolar modo la città di Salerno. Rare le sue apparizioni sul territorio, e sempre molto veloci, comunque superficiali e tali da non creare alcun radicamento con il territorio sul quale hanno operato i “suoi consiglieri regionali” che in questi ultimi cinque anni si sono sbizzarriti in battaglie intestine e sempre in danno del dei partiti di appartenenza e dell’intero centro-destra. Fortunatamente sono stati puniti e quasi tutti rispediti a casa dove è giusto che stiano, senza più infastidire il prossimo. E pensare che il principale collaboratore di Caldoro era ed è salernitano doc, cioè nato e cresciuto nella città capoluogo dove è stato allevato ed avviato alla politica dal mai dimenticato Vincenzo Giordano; con lui non c’è stata mai alcuna possibilità di dialogo costruttivo sotto il profilo politico. Nessuno di loro ha saputo valutare l’abbassamento del gradimento della popolazione della città capoluogo verso De Luca che rispetto alle comunali del 2011 ha superato, oggi, il suo avversario soltanto (si fa per dire !!) di 30mila voti mentre contro la Ferrazzano ne aveva inflitti ben 50mila. Bisognava attaccare e tenere impegnato l’avversario proprio sul suo territorio per non farlo espatriare verso le altre provincie. Era in questi meandri che la campagna elettorale del centro destra doveva insinuarsi e stoltamente non lo ha fatto; ma questo bisognava farlo da anni e non soltanto negli ultimi trenta-quaranta giorni quando si sono susseguite inutili e velleitarie riunioni con la gente di sempre, quella gente che probabilmente, e a conti fatti, non vale più niente. Mi è parso di vedere un Caldoro perennemente in affanno che andava alla rincorsa di De Luca durante tutta la campagna elettorale, non lo ha mai preceduto. Negli ultimi ventitre anni ho costruito un vero e proprio “dossier” inclusivo di tutte le cose belle e brutte che riguardano “l’uomo del giorno”; ebbene questo dossier (del tutto legittimo nella sua composizione storico-narrativa fatta di sentenze, interrogatori, report giornalistici e conoscenze personali) mi è stato chiesto da qualcuno per telefono, soltanto una volta, come se la richiesta fosse quasi inutile, eppure in quel dossier ci sono cose molto interessanti per una campagna elettorale infuocata come quella appena conclusa. Un altro, lunedì 25 maggio, mi ha chiesto più specificamente l’interrogatorio del 22 maggio 1993 subito dal compianto Vincenzo Ritonnaro ad opera dei pm Luigi D’Alessio e Vito Di Nicola; un interrogatorio contenente una rivelazione importantissima che se verificata ad horas avrebbe potuto cambiare la storia della nostra città. Difatti proprio quella sera Vincenzo De Luca venne eletto sindaco, per la prima volta, di Salerno. Vi renderete conto come non si possono fare queste cose negli ultimi giorni ed in maniera raffazzonata; contro il kaimano doveva essere montata una campagna di verità che doveva partire fin dal momento in cui, dopo essere stato battuto nel 2010, si dimise da consigliere regionale; in pratica l’ufficio stampa del governatore doveva avere come suo primo obiettivo un salto di qualità nella comunicazione in modo da precedere sempre il pericoloso rivale. Così non è stato e i suoi fedelissimi e fedeli (non so fino a che punto !!) sono stati clamorosamente e sonoramente battuti; hanno perso troppo tempo a trastullarsi sul fatto che probabilmente De Luca non sarebbe mai stato candidato, ed hanno giustamente perso. Punto. Mi sembra che tutto questo sia sufficiente a spiegare quello che è accaduto, e quindi è giusto chiudere questo discorso e passare al trionfo di “Vincenzo il kaimano”. Come ben sapete le fotografie, quelle ben fatte, sono migliori di un romanzo o di un articolo di giornale; quella che ho pubblicato mi è sembrata la migliore: Vincenzo con il dito gessato, la mascella contratta, i denti digrignanti, la folla asfissiante, le mani dirette verso di lui quasi come a toccare un santo; tutte cose giuste per carità, ma queste cose lasciamole fare a “Raffaele ‘o vikingo” (mitico tifoso della Salernitana) che nella foto vedete proprio a ridosso di De Luca. Mi meraviglio, ed è una considerazione del tutto personale, quando queste cose le fanno anche personaggi dotati di tutt’altro aplomb; in alto a sinistra noterete anche voi la presenza di Tino Iannuzzi (deputato al parlamento) e di Alfonso Buonaiuto (assessore al comune), anche loro protesi verso “San Vincenzo” e con la smania di toccarlo. Secondo me hanno peccato di buon gusto; per il resto onore e merito al vincitore. Da oggi potremo giudicarlo sulle cose che fa ed anche sulle cose che sicuramente non farà.

3 thoughts on “REGIONALI: il giorno del kaimano !!

  1. Quella di Caldoro che risana la sanità è una leggenda che andrebbe approfondita.
    Se risanare vuol dire chiudere ospedali o sospendere servizi e ticket per mesi (mentre contemporaneamente si concedono 4 milioni a brunetta) allora ci troviamo di fronte ad una cura più dolorosa della malattia, che non risolve il problema ma lo rende ancora più grave.
    Sarebbe come proporre la decapitazione per curare un mal di testa.
    E così siamo bravi tutti.
    Se questi dovevano essere i meriti di Caldoro non sorprenda la sua non riconferma.

    Comunque mi rincuora leggere dai commenti di altri lettori che la debacle del cosiddetto principe arechi e dei suoi sodali, nonostante il rumore fatto dalla elezione de luca, non è passato inosservato.
    Tonfo ci aspettavamo e tonfo è stato.
    Spero in un articolo che presto affronti anche questo argomento.

    1. Non credo Step, che il Direttore abbia voglia di affondare il coltello…..l’avrebbe già fatto.
      Diversamente dal suo stile,sembra stranamente andare per “pantosche” avrà i suoi buoni motivi.
      Certo, lo stile “ragioniere Caldoro” non è piaciuto ne convinto nessuno.
      E’ stato capace di perdere al 2° mandato, con tutte le leve del potere sotto controllo,si è lasciato sfuggire anche il “fuoco amico” “impresentabilità”, che gli aveva offerto una occassione irripetibile ed stato capace di perdere.Onore al merito alla “Franceschiello”( non me ne vogliano i neo-borbonici….è solo il ricorso ad un modo di dire), ma Caldoro non poteva che perdere.
      Una grossa mano è stata offerta dalla Destra Salernitana che se mai ve ne fosse stato ancora bisogno, ha dimostrato tutta la sua insipienza e evanescenza…..specialmente nel suo capo supremo che si gongola,forse, con il “suo” eletto”.Il Mago Cirriellic ha fatto impallidire Silvan……..in un sol colpo ha fatto sparire la Destra a Salerno e Provincia.150.000 voti di differenza……un cappotto che sarà indimenticabile.
      Diciamo pure che la storia della “imprentabilità” era una porcata bella è buona ,frutto della morale “doppia” della Sinistra….ma questo pacchetto regalo per il neo governatore, l’avevano creato loro stessi con tanta precisione e affetto, e Caldoro ,con la sua “comunicabilità” da “mummia egiziana” non ne ha fatto un bel niente.
      E sempre, perchè siamo seri, dobbiamo dire che le cose contestate e da dimostrare per il neo -governatore avevano niente a che fare con l’antimafia.Con il Codice, forse, (nessuna sentenza definitiva……..il rifiuto volontario della prescrizione) ma assolutamente niente con la mafia o il comportamento mafioso che è ben altra cosa.
      Step…..abbiamo preso “mazzate” e che possiamo fare, ringraziamo i lungimiranti strateghi del “cerchio magico” del Castello di Arechi.

  2. Step, non ti lamentare………..volevi la Destra a governo della Regione, sei stato accontentato.
    Non mi vorrai convincere che il Kaimano è di Sinistra? La sinistra per Vincenzo è un “particolare” di nessuna importanza, di facciata.Si poteva candidare pure con “fratelli da’funtana” avrebbe vinto lo stesso.
    Salerno è di Destra e si sa e non da adesso, solo che la Destra non è quella ufficiale rappresentata da capitan uncino e le “spugne” di cui ama circondarsi, ma la Destra de Luchiana alla Salvini.
    Appena ha potuto dimostrare il suo “valore” si è sciolta come neve al sole.Finchè c’è stata trippa per i gatti facevano a gara a chi era più “fedele”, appena la trippa è finita subito, chi per una via ,chi per un’altra hanno lasciato la nave per primi (spero mi sia spiegato a quale animale facevo riferimento).
    Hai sentito Cantone sulla “impresentabilità”? Ha detto che è stato un piacere in più a chi armeggia con “certi voti” pericolosi.Gli “impresentabili hanno stretto le fila e hanno driblado l’antimafia.
    Non ci credi? Non è possibile? Fatti una lettura attenta di “certi” candidati “eletti” e scoprirai il segreto di pulcinella (niente contro nessuno)….ma certe coincidenze sono almeno strane.
    Potrai dire …..ma il primo impresentabile era il neo Governatore………certamente…..ma non per reati che riguardano l’antimafia ( sempre come ha detto cantone)…..gli altri?
    Per questo inserimento,che poi ha avuto un effetto contrario almeno per l’orgoglio Salernitano,chiedilo alla Rosy o a qualche suo rappresentante locale.
    E’stato un bel sogno il “castello di Arechi”, oggi ridotto a “sacrario” ma che vuoi………………… questa era la finta-Destra che ci meritavamo.Caldoro ha perso, ma straperso a salerno.Capitan uncino e ciurma è riuscito a trasformare un Kaimano in un novello Piterpan.Ma come sono stai bravi.Patetici,effimeri, “0” spaccato.

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