Banche: il giorno più lungo della Monte Pruno

Aldo Bianchini

PADULA / SANT’ARSENIO – Quello di oggi sarà certamente il giorno più lungo per la Banca di Credito Cooperativo Monte Pruno di Roscigno e Laurino e non solo per la distanza tra Padula e Sant’Arsenio dove si celebreranno i due momenti salienti. Il giorno più lungo arriva a coronamento di un’annata da incorniciare ma anche a sigillo di una storia ultracinquantenaria fatta di tante luci della ribalta ed anche di qualche momento infelice in cui gli alfieri della banca venuta da lontano hanno dovuto fare uso della candele per cercare di ridare la necessaria luce per una speranza futura. E’ stato soprattutto in quei momenti che gli “illuminati Albanese” hanno sempre fatto ricorso allo slogan che contraddistingue la vita stessa della banca: “Continuate a fidarVi di noi. Siamo la Monte Pruno !!”; un motto che è stato anche come una condizione psicologica che ha dato forza e speranza, sempre e comunque, fino al punto da condizionare addirittura Milano Finanza e Italia Oggi (due colossi in campo bancario) che hanno predisposto l’ Atlante delle Banche Leader 2015 ed hanno inserito nei loro commenti quello per la Monte Pruno: “Annata da incorniciare per la Monte Pruno, in Provincia di Salerno, che ha fatto cambio di posizione con la Banca Santa Giulia conquistando la seconda posizione e relegando l’istituto di credito bresciano sul gradino più basso del podio. Nel corso del 2014 il bilancio della banca campana ha evidenziato un balzo in avanti del risultato di gestione di tutto rispetto: +27 per cento. Mentre il ROE è cresciuto poco meno del 10%. Bene anche l’aumento dei mezzi amministrati, cresciuti in dodici mesi del 15%”. Non so quanto possa valere per una banca l’essere stata capace di un sensibile incremento dei mezzi amministrati e dei risultati reddituali; non sono esperto di cifre ed operazioni bancarie, ma l’essersi posizionati al secondo posto in Italia su una platea di oltre 500 banche mi sembra davvero un successo indiscutibile. Per tutta la giornata di oggi il leit motiv che porterà per mano le centinaia e centinaia di fedeli accompagnatori nella cavalcata tra Padula e Sant’Arsenio, per gli interventi ufficiali nel primo e meraviglioso sito della Certosa di San Lorenzo e per il concerto per la pace nel secondo sito dove ha sede la direzione generale, sarà sicuramente quello posto come titolo della giornata sugli splendidi biglietti di invito: “La banca cambia … e noi ?”. Anche qui il segno di umiltà di una banca; il suo dg sa benissimo che ha già cambiato tutto nel corso di questi ultimi anni donandosi una governance che fa invidia a tutti e che è sul punto di migliorare per raggiungere altri successi quasi come a dire che “La Monte Pruno non si ferma … è la Monte Pruno”. Ma tutto questo successo da dove arriva, e come è riuscito a consolidarsi in un momento in cui in tutto il Paese si discute di banche e di procedure bancarie con le insane vendite dei prodotti a rischio; insomma mentre le banche stanno mettendo in pericolo la stessa tenuta del governo c’è un signore che, non per caso, fa il direttore generale della Monte Pruno che dice “basta allarmismi, la nostra azienda è solida senza se e senza ma, il nostro modo di fare si chiama etica”. Parlo di Michele Albanese, anch’egli venuto da lontano per portarci una realtà bancaria che non conoscevamo, nell’ottica di una lunga lezione culturale che ha fatto allontanare, almeno dalla sua banca, i dubbi e i sospetti che da sempre accompagnano gli istituti di credito nel variegato mondo dell’economia che da quando è divenuta globale si è sempre più allontanata dalla realtà di prossimità. La Monte Pruno non solo nell’anno 2015 ha toccato livelli mai raggiunti da altri e certificati da MF e IO ma ha messo in condizioni il suo d.g. di dichiarare a tutto fiato: “Ci piace condividere con tutti questo importante risultato, perché testimonia ancora una volta la bontà delle scelte e delle strategie aziendali poste in essere. Il miglioramento rispetto all’anno scorso è figlio di un’intensa azione a sostegno del territorio senza mai dimenticare gli equilibri di bilancio e la crescita delle grandezze. La nostra Banca continua, a testa alta, nel suo percorso di sviluppo, confermandosi un istituto di credito cooperativo virtuoso e di alto standing, capace di alimentare valori positivi, ogni anno, con grande professionalità, mettendosi sempre a disposizione dell’intero sistema, valutando con cura e senso del dovere le diverse opportunità che il mercato ci ha prospettato e ci prospetterà senza protagonismi, ma con la chiara consapevolezza di essere una realtà di primissimo piano nel panorama del credito regionale e non solo, come confermano i dati espressi anche dall’Atlante delle Banche Leader, che punta al meglio a tutela dell’intero circuito con il quale opera quotidianamente”. Molto modesto il dg Albanese e, forse, è proprio in questa innata modestia che va ricercata la chiave del suo successo personale e della sua banca. Ma Michele Albanese è stato anche capace nel corso del 2015 di fare almeno tre cose fondamentali: richiamare la politica, aprirsi alla cultura e di rivolgersi direttamente al sistema bancario nazionale. Per la politica Albanese è stato drastico e non ha concesso molti appelli richiamandola alle sue responsabilità per l’inesistente azione sul territorio; badate bene che Albanese non ha bacchettato i politici ma la politica più in generale, e lo ha fatto con grande serenità dall’alto della sua posizione di assoluta indipendenza da qualsiasi colorazione. In pochi hanno avuto il coraggio di rispondergli anche perché ha esercitato giustamente e senza fronzoli il suo ruolo di rappresentante del mondo dell’economia reale che ha costante contatto con il territorio e con la gente, nel segno che la missione di una banca, della sua banca, è davvero cambiata nell’ottica di “La banca cambia … e noi ?”. Poi c’è l’aspetto culturale – sportivo e sociale che la Monte Pruno non ha mai trascurato e che, invece, negli ultimi tempi ha implementato in maniera costante e sempre più in maniera intensa avendo cura di non trascurare neppure gli angoli più remoti dei territori interessati dall’azione della banca. Da Vallo della Lucania al Vallo di Diano, dalla valle del Calore fino a Potenza è stato ed è un susseguirsi, quasi quotidiano, di manifestazioni culturali, ricreative, sportive e sociali; tutte organizzate e portate a compimento con la massima professionalità, allo stesso modo con cui oggi sarà celebrata e consumata fino in fondo la giornata più lunga della Monte Pruno. Ma, come spesso è accaduto, il dg Michele Albanese non si è fermato al territorio nostrano ma è esploso anche a livello nazionale con la frenata energica e convinta che ha imposto ai falsi allarmismi dopo il crac delle quattro banche delle Marche. “È fondamentale essere chiari -ha dichiarato il dg negli ultimi giorni- con i propri clienti, avendo cura di non collocare strumenti finanziari più rischiosi presso clienti non in grado di comprenderne l’effettivo rischio. Questa si chiama ETICA. Il nostro è, infatti, un impegno etico a cui facciamo quotidianamente riferimento. L’etica prevede regole non sempre scritte, ma che puntano ad incrementare quel rapporto di fiducia, indispensabile per il nostro lavoro. La Banca Monte Pruno è un istituto solido, capace di creare reddito e valore con professionalità. Si diventa una Banca solida non attraverso gli spot, ma attraverso i fatti, attraverso la creazione di valore”. Per questo nel corso del 2015, per dirla con i fatti, la Monte Pruno ha alimentato il suo trand di crescita acquisendo depositi per 40milioni in più rispetto al 2014 e superare così la soglia complessiva di 400milioni di raccolta complessiva, immettendo nel circuito economico altri 25milioni fino alla concorrenza di circa 250milioni di euro. Infine il dg della Monte Pruno si è lanciato anche nella difesa a spada tratta delle BCC operanti sull’intero territorio nazionale: “Non bisogna, e qui va lanciato un messaggio chiaro all’Europa ed al nostro Governo, lasciare i risparmiatori soli in balìa del mercato finanziario, perché è corretto non far gravare le truffe o gli incauti movimenti delle banche sulla collettività, attraverso l’utilizzo di aiuti di Stato capaci di alterare il corretto funzionamento del mercato, ma non è, altrettanto, giusto lasciare impuniti i responsabili delle crisi aziendali, che magari si troveranno nuovamente, tra pochi mesi, su poltrone di importanti istituti di credito come se nulla fosse accaduto. Concludo ribadendo il messaggio iniziale verso la nostra clientela, la Banca Monte Pruno è una struttura solida e virtuosa di cui fidarsi. Le nostre obbligazioni non sono prestiti subordinati, né bond particolari che mirano all’alimentazione del capitale sociale. Questi concetti risulteranno ancora più importanti dall’inizio del 2016, quando con l’entrata in vigore del bail-in ci sarà un ulteriore stravolgimento delle regole e fidarsi della Banca giusta sarà ancora più importante. La Banca Monte Pruno, nel 2016, proseguirà nel suo percorso di sviluppo, mantenendo fede ai valori che hanno caratterizzato l’azione sul territorio”. Si apre un anno difficile soprattutto per le Bcc che sembrano essere state prese di mira anche dal presidente del consiglio dei ministri Matteo Renzi: tutte dovranno cambiare e dovranno farlo velocemente per riconquistare quella credibilità che ha subito durissimi colpi negli ultimi tempi. Sarà una corsa a perdifiato con Bcc che si fonderanno, con Bcc che si aggregheranno e con Bcc che andranno da sole; una lezione per tutte la sta dando la Bcc Monte Pruno di Roscigno e Laurino che è stata capace di cambiare e di imboccare il viale giusto verso altri successi.

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