PORTO: San Matteo pensaci tu !!

Aldo Bianchini

SALERNO – Il porto cittadino e la sua Autorità sono ritornati al centro dell’attenzione generale grazie e a causa di due momenti importanti: la pretesa della società autostrade e l’intervista del ministro Graziano Delrio. Cominciamo dal secondo punto, cioè dall’intervista del ministro che avrebbe candidamente dichiarato: “La nascita dell’autorità di Napoli e la nomina dei suoi organismi non sarà bloccata, anzi azzera i contenziosi in atto. E sarà istituita secondo i principi di governance previsti nella nuova riforma. L’organismo si farà e Salerno avrebbe fatto bene ad accettare la sfida”. Dunque finalmente ci si avvia verso la conclusione di una telenovela, quella napoletana, che ha tenuto e tiene in scacco qualsiasi decisione soprattutto dopo il radicale cambiamento della struttura amministrativo-portuale e la minacciata soppressione di alcune autorità portuali; tutti elementi che avevano indotto la giunta regionale, e per essa il vice presidente Fulvio Bonavitacola, a chiedere ed ottenere un rinvio di circa tre anni per le decisioni definitive in modo da evitare la pesante scure dell’accorpamento di Salerno a Napoli. Però a distanza di pochi mesi il ministro ritorna sull’argomento ed indica tempi molto più brevi di quelli previsti con il rinvio di tre anni; in pratica il ministro sostiene che la situazione di Napoli non può più essere procrastinata, ne va della riorganizzazione definitiva e del rilancio dell’intera economia marittima campana; e come dargli torto, anche se la sua fretta contrasta con i tempi un po’ più lunghi richiesti dalla Regione che, tra l’altro, dovrà indicare le sue preferenze ovvero dovrà dare il suo assenso, anche se solo consultivo, sulla scelta del ministro. E ritorna la domanda di sempre: “Sarà Andrea Annunziata il nuovo presidente dell’autorità portuale unificata ?”. La risposta del ministro Delrio è sibillina: “A breve farò una chiamata di avviso pubblico e chiederò in tutt’Italia, a tutti quelli che ambiscono a questo incarico, d’inviarmi i loro curriculum. Non sarà una selezione per appartenenza politica”. Una risposta che vuol dire tutto e può non dire niente. Ma se ci soffermiamo sulla dichiarazione del ministro e la scandagliamo parola per parola viene fuori sicuramente una più che corposa speranza che il nuovo presidente possa essere proprio il nostro Andrea Annunziata. Difatti se si esamina la situazione napoletana difficilmente si riesce a individuare un nome capace di contenere le richieste del ministro che vuole un personaggi con grande esperienza e in grado di ricostruire con un modello organizzativo funzionante il disastro della portualità napoletana che potrà essere importante e risolutiva per tutta la portualità campana; se poi si scende sul piano politico la situazione napoletana è ancora più complicata ne se è vero che a Delrio non piacciono le scelte politiche non rimane che individuare il nome di Annunziata come personaggio tecnico molto capace e già noto in varie parti del mondo, un patrimonio nato e cresciuto con grande spirito di appartenenza ad una terra, quella campana e salernitana, che non può essere buttato alle ortiche; anche perché, come dice lo stesso ministro, “la politica deve avere il coraggio di unire territori, che sono separati da gap sociali ed economici. La nostra, e lo dico senza enfasi, è soprattutto una scommessa storica”. Ebbene se il ministro terrà fede, fino in fondo, alle sue dichiarazioni vorrà dire che il favorito numero uno è proprio il presidente dell’Autorità Portuale di Salerno. Da oggi restano 50 giorni di tempo per l’annunciato termine di scadenza fissato per il 21 settembre che, guarda caso, è il giorno della festa di San Matteo, patrono di Salerno; da qui l’invocazione “San Matteo pensaci tu” con la speranza che il Santo non utilizzi la parte cattiva delle sue due facce. L’altro argomento riguarda la presa di posizione, non recente e neppure nuova, della società autostrade che sulla base di una relazione tecnica di parte vorrebbe far passare il principio che i lavori di Porta Ovest sono alla base dei continui smottamenti della collina tra Salerno e Vietri, L’argomento è stato trattato in tutte le salse e valenti esperti hanno da sempre affermato che nessuna incidenza hanno le gallerie sugli smottamenti che, è noto a tutti, esistono fin dalla notte dei tempi in quella zona specifica della montagna. Oltretutto non esiste alcun “diritto di proprietà” da parte della società autostrade che vorrebbe acquisire tutte le priorità dal livello autostradale fino al centro della terra. Ma la cosa che fa più rabbia è l’ottusità di una società che, pur vivendo e prosperando su una convenzione che le ha assicurato la gestione dell’autostrada anche dal punto di vista economico, che forse anche non volendo cerca di mettere in difficoltà l’esecuzione di lavori importantissimi per l’intera economia del territorio salernitano. Come se non bastassero i magistrati, se adesso ci si mettono anche le istituzioni davvero dovremo attendere tempi biblici per la realizzazione di un’opera assolutamente strategica.

 

 

 

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