FEMMINELLA: arbitro e studente

Aldo Bianchini

SASSANO –  La cosa più bella nella vita di un giovane è quella di coniugare lo studio con lo sport; questo è, del resto, il messaggio che viene dall’antica Grecia quando i giovani campioni delle olimpiadi antiche passavano tutti per la famosa “agorà” dove venivano debitamente istruiti all’esercizio di un’equazione che è rimasta immutata nei secoli: “salute : giovani = giovani : sport”. Difatti per lo sport, o meglio per i successi nello sport questa equazione conta moltissimo, così come conta nella vita quotidiana e professionale; insomma, quando la miscela studio-sport è saldamente ancorata a principi educativi familiari e sociali funziona sempre e comunque. La pratica dello sport, salvo casi eccezionali, ingentilisce lo spirito e la mente e funziona da ottimo deterrente contro i rischi della vita moderna predisponendo il soggetto interessato al superamento di ogni ostacolo nell’ottica dell’ottenimento di una vita speciale, fatta di bellezza estetica ma anche di grandi capacità professionali. Ho ritenuto necessario fare questo preambolo perché mi accingo a parlare di un giovane ragazzo sassanese che è riuscito ad entrare nello sport dalla porta principale così come si sta affermando nella resa scolastica, pur non disdegnando il sano divertimento, i rapporti con tanti altri giovani e il rispetto del prossimo. Tutte cose, sicuramente, inculcategli dalla famiglia (Michele il padre, funzionario di banca, e Antonietta la mamma, di origini lucane) che da sempre è nota nella zona per le sue caratteristiche di vita associativa assolutamente specchiata. Il giovane sassanese si chiama Francesco Femminella e vive nella zona di Silla, fiorente frazione di Sassano. Un diciottenne che è cresciuto a pane e educazione, tra studio e sport. Un esempio per tanti altri ragazzi da seguire senza se e senza ma; un giovane educato che non potrà non portare una ventata di correttezza e signorilità nel segno di crescita dell’immagine complessiva della comunità in cui vive, studia e fa sport. La sua convinta attività sportiva può essere sintetizzata nella recente promozione in “serie C Silver” con la qualifica di arbitro di pallacanestro; una promozione già ampiamente annunciata che è arrivata a coronamento di una splendida anno di attività sui tantissimi parquet disseminati sul territorio regionale, sui quali è stato accompagnato con grande disponibilità e passione da papà Michele. Sulla sua scelta di fare sport dall’altro lato della barricata, cioè come arbitro, ha inciso alquanto profondamente il fratello maggiore Giovanni che da più tempo arbitra il basket della “serie D”, anche se il tutto discende dall’antica passione del gioco della pallacanestro. Iniziò dalla tenera età di cinque anni nella palestra della scuola elementare sotto la guida di  mani esperte soprattutto nella cura psico-fisico-sportivo dei ragazzini che si avvicinano alla scuola, alla vita ed allo sport.  RFicordo che la serie C-Silver è il campionato di pallacanestro più importante a livello giovanile. Ed iniziò divertendosi a fischiare ed a gestire una partita correndo forse più degli stessi cestisti (tutti scrupolosamente in erba); poi piano piano ha capito che quella poteva essere la sua attività dilettantistica e ci ha dato dentro impegnandosi seriamente e continuamente, ed il premio è arrivato in un tempo anche abbastanza ristretto se si pensa che ha lanciato il primo squillo di fischietto nel non lontano 2011. Insomma non c’è che dire, siamo di fronte ad una bella pagina di sport che interessa non soltanto un’intera famiglia (quella dei Femminella) ma anche un’intera comunità (quella sassanese) che dovrebbe essere fiera di poter contare su due giovani amanti dello sport e, soprattutto, dello studio in una meravigliosa congiunzione che porterà senza dubbio tutti i successi possibili ai due ragazzi. Ma lo sport in genere porta con se anche un tasso di umiltà che diventa una costante fissa nella vita di un individuo; e Francesco è un ragazzo anche umile e rispettoso degli altri; all’arrivo della notizia della sua promozione ha dichiarato semplicemente: “La notizia mi ha riempito di orgoglio ed è uno stimolo per lavorare ancora più duramente rispetto a quanto fatto quest’anno trascorso. Dopo la partecipazione al Trofeo delle Regioni di marzo, è arrivata un’altra soddisfazione a coronamento di un’ottima stagione. Questo mi spinge a fare sempre meglio perchè se si lavora duramente prima o poi le soddisfazioni arrivano, basta solo aspettare”.

E nell’attesa Francesco Femminella è sicuramente maturato, fino al punto di aver capito che tutto ciò che è stato possibile per lui potrebbe essere possibile anche per altri ragazzi del Vallo di Diano, e senza alcuna remora e sempre con grande umiltà ha aggiunto: Colgo l’occasione per comunicare a chiunque fosse interessato che con l’inizio della nuova stagione arbitrale, inizieranno anche i nuovi corsi per tutti coloro che vogliano diventare arbitri di pallacanestro. I corsi – ha concluso – inizieranno a fine settembre e sono totalmente gratuiti. Se qualcuno fosse interessato può contattarmi attraverso il mio profilo facebook o inviare un messaggio agli indirizzi e-mail francesco.femminella@gmail.com o giofemminella@gmail.com”. Più umiltà e disponibilità di così davvero non si può; un esempio di sana convivenza civile che solo lo sport, quello praticato in ogni sua forma, può dare a tutti così come l’ha dato a Francesco Femminella che alla fine dell’imminente anno scolastico si troverà ad affrontare un momento importante della sua vita come la maturità scientifica; ma lo sport, ovviamente, gli darà la forza e la voglia giusta per emergere anche in questo altro ambito.

 

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