Memoli: io e De Luca

 

SALERNO – Riceviamo da Salvatore Memoli (avvocato – politico – scrittore – giornalista opinionista di leCronache.it) alcune sue considerazioni sul rapporto che per anni ed a fasi alterne ha intrattenuto con l’on. Vincenzo De Luca; considerazioni che pubblichiamo:

Il giorno in cui De Luca si renderà conto dei disastri che gli girano intorno, sarà troppo tardi per alzare gli occhi al cielo. Per la sua ascesa ha rinunciato a tante persone serie, del suo partito e di altri orientamenti politici. Ha fatto di necessità virtù, se virtù è girare la faccia all’efficienza, all’amicizia ed all’onesta. Mi riferisco alle persone che avevano in comune con lui le stesse aspirazione di costruire una storia nuova per il territorio. Dopo il primo periodo di sindaco ha perso l’equilibrio, con una caratteristica fare finta di non vedere, non sapere e di essere stato informato da altri. Altri che sono stati i suoi consiglieri disonesti quelli che  vedevano nemici e pericoli ovunque, eccetto nei loro comportamenti ossessionati dalla ricerca di spazi politici, magari ben remunerati. Per questo gli hanno sempre fatto vedere nemici intorno, persone di cui era meglio fare a meno.
De Luca é stato sempre assente in quei momenti in cui lo incitavano ad odiare, a dividere, a sacrificare. In quelle decisioni, egli si limitava alla ratifica. Ma chi ratifica partecipa alla decisione, non so se ne era cosciente.
Se lo era, era un vigliacco, se non lo era apparteneva agli incapaci.

Ve lo immaginate un De Luca incapace? Era vigliacco. Con me lo é stato e mi ha ripagato con una moneta vile, quella dei trenta danari. Mi ha consegnato ai flagellatori, a coloro che dovevano massacrarmi, per ridurmi all’incapacità di fare politica e costruire consenso. Lo ha fatto quando non si presentò all’inaugurazione dell’Azienda del Gas che trasformai radicalmente. Lo ha fatto quando non si presentò alla presentazione del mio libro Aspettando la città Vallo di Diano di cui aveva firmato la presentazione, mancando al tavolo della presidenza davanti a circa 500 invitati. Fu l’ultima volta che mia madre presenziò ad una mia iniziativa e per l’ennesima volta mi disse: continui a fidarti di un traditore! Mi lasciò solo a Salerno Solidale caricandomi di diversi processi, alcuni dei quali per sue responsabilità perché non mi versava le rate pattuite per pagare Iva e Contributi previdenziali ai dipendenti. Per grazia di Dio me la sono cavata con tutte assoluzioni. Mi ha lasciato solo al Consorzio Farmaceutico facendomi sopportare un processo difficile per false comunicazioni sociali. Anche questo brillantemente superato con assoluzione piena. Mi ha lasciato solo quando ho chiesto di avere il rimborso delle spese legali per il mio avvocato, negate senza motivazione e costretto alle umiliazioni più bieche da un management che riteneva di utilizzare un presunto contenzioso tra me e il CFI per allontanarmi da una possibile nomina alla Presidenza (che non ho mai cercato!). Ha permesso che mi offendessero definendomi un guastatore del CFI, senza capire che sono un onesto che guastava il business di altri, come il Tribunale di Salerno ha provato. Lui sapeva tutto, il figlio parlamentare sapeva tutto, nonostante questo hanno permesso ad Alfieri di mandarli affanculo, per disegni politici che non avevo. Volevo soltanto che si salvasse il CFI che avevo creato e che mi pagassero gli onorari del legale, dopo l’assoluzione perché il fatto non sussiste.
De Luca non c’era per me e non c’era per sostenere la trasparenza dei miei comportamenti. Ha fatto tutto questo contro di me! Per contro, dopo il primo anno di  Presidenza dell’Azienda del Gas restituii nelle sue mani un assegno, firmato da me, di un miliardo di lire, relativo ad utili che il Comune di Salerno non aveva mai incassato prima. A Salerno Solidale misi in ordine tutta la parte contabile ed amministrativa relativa alla gestione confusionaria che avevo trovato. Al Consorzio Farmaceutico, dopo pochi mesi firmai un assegno di circa quarantamila euro di competenze del Comune mai pagate. Da ultimo, dopo che non ci parlavamo da molto, sono intervenuto nella vicenda dei rifiuti in Tunisia risolvendo qualche incomprensione relazionale ed avvicinando il Governo Regionale al Governo della Repubblica di Tunisia, tramite l’Ambasciatore che non riusciva a parlare con lui. Dopo di ciò, con quello che ho fatto correttamente per la Regione, la vicenda si é conclusa positivamente per l’intervento professionale di Bonavitacola. In tutto ciò nemmeno un grazie di facciata.
De Luca fin qui ha vinto la partita a modo suo. Non dispero di vincere la mia partita sulle distanze, perché come diceva mio padre ” le campane buone si sentono a distanza”.

 

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