COOPERATIVE: il verde di Cava alla Terza Dimensione

 

Aldo Bianchini

SALERNO – Ho letto su “leCronache.it” un articolo scritto dall’avv. Salvatore Memoli pubblicato ieri, 20 maggio 2023, con il titolo: “Terza dimensione e le sue scelte trasparenti”, e sono rimasto letteralmente basito.

Conosco bene e da alcuni decenni Salvatore Memoli, manager – politico – giornalista e scrittore di primo livello, dotato di una vasta cultura e di una sensibilità umana sopra le righe, pacato e riflessivo ma anche capace di scrivere con durezza senza mai oltrepassare la linea della correttezza deontologica.

Ed è proprio leggendo il suo articolo che ho avvertito a pelle l’inquietudine e l’arrabbiatura di Memoli, tanto da avermi spinto a ricercare l’articolo incriminato cui si riferiva.

Io che non devo usare i guanti bianchi per dire le cose (la scarsa cultura che possiedo mi agevola in tal senso !!) sono andato subito alla ricerca dell’articolo e l’ho trovato sul quotidiano “La Città” (ed. 18.05.23), ottimamente diretto dal noto ed esperto Tommaso Siani, sotto il titolo con occhiello: “CAVA de’ TIRRENI – Il verde pubblico alla terza dimensione – (Affidata la manutenzione dei giardini per l’estate. Gli ex vertici della Coop furono coinvolti nell’inchiesta al Comune di Salerno)”; ho letto e riletto l’articolo ed ho capito e condiviso in pieno l’inquietudine e l’arrabbiatura di Salvatore Memoli; il suo pensiero e le sue corrette considerazioni non fanno una grinza.

Fin troppo corrette, direi e dico con la mia mancanza di stile e sobrietà; ma cose di questo genere vanno sonoramente rimarcate.

Il titolo de La Città va anche bene, l’obbrobrio è nell’occhiello “… Gli ex vertici della coop furono coinvolti nell’inchiesta al Comune di Salerno”, buttato lì quasi come se il fatto che la Procura ha indagato gli ex vertici possa costituire una pregiudiziale per l’affidamento della manutenzione del verde. Tommaso Siani (il direttore, che è anche molto esperto di cronaca giudiziaria) sa benissimo che in questo Paese si corre il rischio che fra poco nessuna impresa e/o cooperativa potrà più lavorare, tante sono le inchieste (quasi tutte farlocche !!) promosse dalle Procure; rischio concreto se dovesse passare il principio (subdolamente sussurrato nell’occhiello di che trattasi) che una semplice inchiesta (che oltretutto riguarda ex vertici) debba costituire pregiudizio per l’affidamento dei lavori.

Naturalmente i titoli non li fanno i giornalisti (la scusa è buona per chi non conosce come vanno le cose) ma qualcuno deve pur leggerli prima della pubblicazione.

Ma c’è anche il testo dell’articolo e, continuando a condividere quanto scritto da Memoli, mi sono anche chiesto come mai non è stato messo in evidenza un particolare molto importante della vicenda dell’affidamento della cura del verde pubblico cavese alla cooperativa salernitana.

Difatti dall’articolo viene fuori che quasi tutto il verde pubblico metelliano (le ville Falcone e Borsellino, Schwerte, Rende, la zona di Parco Beethoven il parcheggio ed i giardini circostanti; la villetta di via Sala e le aiuole rotatorie, il tratto di corso Principe Amedeo, della stazione e di un’aiuola poco distante, l’area del comparto delle case popolari di Pregiato, compresa l’area 118; parcheggio Parco Vittoria di Pregiato, del comparto S. Cesareo, Castagneto, l’area Gescal di Sant’Arcangelo, di quella superiore e inferiore di Santa Maria del Rovo, di Santa Lucia, di via Di Domenico e di via Lamberti compreso il parcheggio, quella adiacente la palestra comunale del rione Ambrosia; frazione Passiano area Gescal, la zona del parcheggio di via Ido Longo, i giardinetti pubblici soprastante il garage in località Casa Davide e la villetta Costa con i giardini delle caserme dei carabinieri, della polizia e di quella municipale) è stato appaltato alla Terza Dimensione per uno stracciato costo di 18mila euro per tutta l’estate. Al posto dei vertici della Coop avrei candidamente detto: grazie per l’offerta ma potete tenervi tutto il verde pubblico; invece la Coop pur di lavorare e cercare di dare lavoro a tante famiglie ha accettato l’incarico e, quasi gratis, fa fare anche una bella figura all’amministrazione comunale di Cava per essere riuscita, con una manciata di spiccioli, ad assicurarsi una buona manutenzione del verde pubblico. Perché la Terza Dimensione lavora d decenni ed ha tutta l’esperienza necessaria per fare un ottimo lavoro.

E, infine, la cosa che davvero non mi è piaciuta è l’aver evidenziato in grassetto il nome dell’ex presidente nel contesto di un frase ancora più sibillina del grassetto: “La Terza Dimensione, infatti, era ritenuta sotto il controllo diretto di Fiorenzo “Vittorio” Zoccola, il presunto dominus”; quasi come se ci trovassimo in presenza del “capo dei capi” solo per il fatto di essere stato indagato e di essere finito in un processo che dopo aver perso i pezzi pregiati (che potevano non  sapere !!) si sta impantanando tra ridicole dichiarazioni testimoniali in aula nell’imbarazzo generale del collegio giudicante.

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *