Salernitana: un disastro che parte da lontano SALERNITANA-BOLOGNA 1-2

 

 

Di Luciano Di Gianni

 

Era francamente difficile fare peggio di Firenze; tuttavia ieri sera, nell’emblematico freddo dell’Arechi,la squadra di Inzaghi è riuscita nella poco nobile impresa di toccare il fondo. Pronti via e già dalle primissime battute si percepisce che l’atteggiamento non è quello giusto. Il Bologna non fa vedere la palla ai granata, e dopo scarsi venti minuti è già sopra di due, grazie ai mastodontici errori di Costil prima, e di Lovato poi, che spalancano le porte ai gol di Zirkzee e all’ennesima sconfitta. Inguardabile per oltre tre quarti di match, messa in mezzo da un Bologna forte e organizzato, ma che la pochezza

 

granata trasforma in una armata simil Real Madrid. La Salernitana, nell’alquanto sterile e confusionario forcing dell’ultimo quarto d’ora trova prima il gol di un riesumato Simy, ed avrebbe finanche, in più di una circostanza, la chance per pareggiare. Clamorosa quella capitata a Pirola che di testa, all’ultimo minuto, manda clamorosamente a lato. Ma sarebbe stato oggettivamente troppo, visto lo strapotere felsineo manifestato per oltre 70′. A fine gara aspra contestazione della tifoseria, radunatasi sotto la tribuna dopo il triplice fischio, chiedendo a gran voce un confronto con il presidente, il quale decide di soprassedere, generando l’ira dei presenti. La sensazione è quella di un’annata nata male e che sta proseguendo peggio, per via di errori grossolani su tutti i fronti, dalle figure alle quali ci si è affidati, alla gestione dei

 

tesserati, passando per l’aspetto relativo alla comunicazione. Un calderone bollente nel quale è finito il presidente Iervolino, vittima probabilmente della poca esperienza in ambito calcistico, mista a un pò di presunzione che tradotta in meri termini tecnici, relega la Salernitana nei bassi fondi della classifica da inizio torneo, con la sensazione che solo un forte scossone interno potrebbe cambiare il destino che ad oggi, sembra già segnato.

 

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