Altri 4 schiaffi nella inutile notte dell’Olimpico I granata risvegliano anche una Lazio in crisi nera contestata dai propri tifosi LAZIO-SALERNITANA 4-1

 

Da Luciano Di Gianni

 

Una sorta di passerella, il match di venerdì sera, tra Lazio e Salernitana. I padroni di casa per dare un senso a questo finale di stagione amaro, condito da delusioni su tutti i fronti, ingigantite dalla sconfitta del derby e dalle dimissioni dell’allenatore. E la Salernitana? C’è davvero poco da dire, da ribadire. Una squadra che definirla tale dopo un campionato del genere, stona alquanto. Così il match con I capitolini si trasforma in un’occasione utile per risvegliare le residue velleità biancocelesti di andare in Europa, con la Salernitana solita vittima sacrificale di questa sorta di “annus horribilis”, dove fare di peggio era francamente impossibile. Padroni di casa già avanti al 7′ con Felipe Anderson, con la solita difesa granata colabrodo, assente ingiustificata. Raddoppio dei padroni di casa con Vecino al 14′, sugli sviluppi di un corner. I granata hanno un sussulto, e la riaprono con Tchaouna di testa un paio di minuti dopo. Gli uomini di Colantuono giocano finanche una prima frazione dignitosa, ma penetrare nelle larghe maglie della retroguardia è un gioco da ragazzi per la stragrande maggioranza degli attaccanti di questo torneo. La prima frazione si chiude così con la doppietta di Felipe Anderson che manda le squadre al riposo sul 3-1. La seconda parte di match è una sorta di stillicidio che risulterebbe sgradevole a chiunque probabilmente. Nel finale di gara c’è tempo per dare gioia anche al giovane Isaksen, che al minuto 87 fissa il risultato sul 4-1 finale. Cos’altro da aggiungere? La Salernitana è ad un passo dalla retrocessione matematica, in un campionato dove è stata assente ingiustificata. 15 punti rappresentano un disastro tecnico e gestionale di dimensioni notevoli, dove trasparenza e la chiarezza sui programmi futuri dovrebbero essere un atto dovuto; ad oggi il cantiere Salernitana tuttavia, resta aperto e privo di qualsiasi certezza.

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