De Luca e le vittorie politiche, come dire che a “cavallo bestemmiato riluce il pelo”

 

 

Aldo Bianchini

 

SALERNO – “Perché De Luca vince” si chiede l’avv. Salvatore Memoli (politico – scrittore e giornalista) con un passato sulle spalle sia “con” che “contro” Vincenzo De Luca ma sempre con grande lealtà, disposto a dare tutta la sua enorme capacità manageriale ma anche a sottrarsi a ricatti ed imposizioni.

Ebbene Salvatore Memoli, con il suo ampio bagaglio di esperienze, nel contesto del lungo articolo pubblicato su questo giornale (se scorrete la pagina lo troverete alla data del 14 aprile 2024) riesce a dare una spiegazione talmente logica alla domanda “Perché De Luca vince”, tale da non lasciare molti spazi a commenti e/o critiche perché tutto quello che Memoli racconta è lo specchio preciso della realtà che abbiamo vissuto in tutti questi anni di “sistema di potere politico deluchiano”.

Sottoscrivo, quindi, tutto ciò che Memoli racconta, anche perché rispecchia esttamente il mio pensiero più e più volte espresso, da oltre trent’anni, prima dalle frequenze di Quarta Rete Tv e poi per iscritto dalle pagine di “Dentro Salerno.it” e di “ilquoridianodisalerno.it”.

Ovviamente il mio parlare non è politico ma strettamente giornalistico perché in questo mondo mi sono mosso dagli anni ’80 con la possibilità (avendo diretto varie testate giornalistiche e televisive) di occupare un osservatorio privilegiato che mi consente, oggi, di aggiungere qualche piccolo elemento alla riflessione di Memoli.

Il governatore De Luca fin dal primo giorno della sua azione politica come sindaco eletto di Salerno (dic. 1993), sulla scorta degli elementi istruttori fornitigli prima del 1993 dal compianto filosofo Pino Cantillo e dl maestro di giornalismo Gigi Gravagnuolo sulle frequenze di Tv Oggi che allora dirigevo, capì che la comunicazione diretta è alla base di ogni successo in politica; a questo aggiunse la sua stupenda dote di eccellente comunicatore e partì con la trasmissione del venerdì privilegiando Lira Tv (una delle tante televisioni private salernitane) impegnando in questa sua opera comunicazionale notevoli risorse economiche, come è giusto ancora oggi che sia. Ed ha continuato per oltre trent’anni in questa sua missione favorita dall’assoluta assenza di qualche altro elemento di disturbo televisivo che potesse emergere dall’opposizione. Fino al punto, questo bisogna riconoscerlo, che la stessa Lira Tv ha avvertito negli anni l’esigenza di un minimo contraltare organizzando sporadicamente trasmissioni che potessero agevolare il percorso del cosiddetto centro destra (leggasi la presenza dell’on. Giuseppe Gargani).

Questa indifferibile esigenza per il cdx, trovare cioè un soggetto capace di essere sempre presente in tv, l’ho sempre rimarcata fino al punto che, agli inizi degli anni 2000, in un momento di grave crisi economica di Quarta Rete Tv cercai di sensibilizzare, grazie all’intermediazione dell’avv. Antonio Cammarota, tutto l’arco dell’opposizione al fine di creare una trasmissione similare  a quella di Lira Tv ma con un elemento di spicco da scegliere tra i vari partiti del cdx e da presentare, dopo anni di rodaggio sulle spalle, alla carica di sindaco contro De Luca.

Il risultato fu deludente ed alla fine sia io che Antonio dovemmo arrenderci di fronte all’evidente ritrosia di mettere mano alla tasca di tutti i rappresentanti di cdx; insomma tutti dissero di non avere nemmeno una lira da spendere in un’impresa televisiva, quando invece è notorio che la tv, se ben usata, ti dà una valenza straordinaria nel contatto diretto con il telespettatore-elettore; ma per fare questo bisogna innanzitutto mettere fuori dei soldini e poi bisogna avere la capacità di scegliere un solo soggetto che possa rappresentare tutti per un lasso di tempo medio-lungo.

Per questo ha pienamente ragione Salvatore Memoli quando, nel suo articolo, scrive:

 

  • Dell’opposizione non s’identifica un volto, una storia politica ed argomenti credibili che possono far vacillare il colosso De Luca. In parte perché il personale politico con cifra guarda bene le proprie  posizioni di prestigio e di tranquillità personale; cioè non  mette la faccia, rischia di suo,  in nome di un obiettivo che richiede il rischio. Molti incassano prebende politiche sostanziose che non sentono di mettere in pericolo, in nome di una battaglia che richiede impegno e tempo pieno.

 

Ricordo la tristezza che mi fece un noto personaggio politico e imprenditore salernitano che, pur essendo parlamentare nazionale, in presenza di Cammarota, disse che non aveva sul suo conto bancario più di un paio di migliaia di euro.

E allora perché prendersela con De Luca che vince sempre ? Prima di parlare a vanvera bisognerebbe fare un sereno e serio esame di coscienza.

E concludo con l’ennesima affermazione di Memoli:  

  • Ma non c’è niente di più certo del detto che ricorda che ‘a cavallo bestemmiato, riluce il pelo’. Le attuali azioni politiche dell’opposizione sono un solletico che alla fine ricompatta i sostenitori di De Luca, soprattutto quando si assumono per un effetto pubblicitario, una risposta ad atti che dimostrano la contrarietà fine a se stessa.

 

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