Ponte di Caiazzano, la truffa continua!

 

riceviamo da Rosario Trotta (Commissario Lega di Sassano) e pubblichiamo

Agli inizi degli anni 2000, il grande regista Ridley Scott, usciva nelle sale cinematografiche, con il film “Il genio della truffa”. In quel film si raccontava dell’abilità di un baro e del suo socio nel truffare sfortunati malcapitati, qui, la storia è diversa ma la sostanza rimane immutata, ci sono truffatori politici, truffatori della buona fede, s’intende, di cittadini, privati di una via di comunicazione importante per il territorio sia dal punto di vista della mobilità sia dal punto di vista commerciale, tutto questo, perché? Per l’incapacità del presidente della provincia di Salerno, Franco Alfieri, e della sua sgangherata giunta e maggioranza, composta, presumibilmente, da persone con scarsissima attenzione ai territori amministrati. Da quando le province sono state ridimensionate e svilite delle molte competenze in capo ad esse, sono rimaste poche le cose di cui gli amministratori provinciali debbano occuparsi, una di queste è la viabilità provinciale. Proprio su questa competenza, si gioca, perché di un gioco si tratta, purtroppo, il rifacimento del ponte di Caiazzano, ponte chiuso nel lontano ottobre 2021 e ancora non ripristinato. Nei precedenti comunicati e interviste, come gruppo Lega, abbiamo sempre cercato di sollecitare la Provincia ad ottemperare all’obbligo di ripristinare la viabilità facendo gli interventi necessari per sollecitare la ditta aggiudicataria del bando ma, purtroppo, senza avere nessun riscontro. Per memoria, ricordo che il 25 luglio 2023, l’esuberante presidente Alfieri, ponendo una virtuale prima pietra come simbolo dell’inizio lavori, dichiarava che in 175 giorni la viabilità si sarebbe rivista dalle parti di Caiazzano.

Bene, ad oggi, dopo il sopralluogo effettuato alcuni giorni fa insieme all’onorevole Attilio Pierro, al consigliere provinciale, Giuseppe Del Sorbo e al consigliere comunale di Salerno e candidato alle prossime elezioni europee, Dante Santoro, tutti della Lega, accompagnati da me, come commissario della Lega di Sassano, abbiamo potuto constatare, insieme ad un gruppo di cittadini e di amministratori del territorio, che i fantomatici proclama dell’Alfieri, sono rimasti lettera morta se non per una parziale demolizione del ponte stesso. Giuseppe Del Sorbo, consigliere provinciale della Lega, come già scritto, ha presentato regolare richiesta di accesso agli atti per capire come effettivamente, ad oggi, stiano le cose, a distanza di oltre tre settimane, nessuna risposta da parte degli uffici provinciali e, meno che mai, dalla sgangherata compagine di Alfieri che, oltretutto, annovera tra le proprie fila un vice presidente provinciale che dimora nel paese di Padula, esattamente dove si trova il ponte ma, si guarda bene di interessarsi del problema o di dare risposte alla cittadinanza del Vallo di Diano, non possiamo far altro che complimentarci con chi dovrebbe avere a cuore proprio i luoghi dove egli dimora e che dovrebbe avere l’onore di rappresentare nel consesso provinciale, Del Sorbo attenderà i tempi previsti dalla legge per le risposte che, siamo certi, non arriveranno, poi procederà ad inviare il tutto al Prefetto con l’auspicio di tracciare i fili di questa ingarbugliata (lo è solo per la nota incapacità amministrativa della sinistra, capace di gestire e sfruttare il potere ma incapace di risolvere anche il più banale dei problemi). Naturalmente invitiamo chiunque abbia possibilità di incidere su questa buffonata sinistra, a dare un contributo, magari anche qualche amministratore provinciale del passato che risolveva ogni problema in poco tempo, tre mesi al massimo e che, magari, gode di un rapporto privilegiato con il presidente pro tempore della provincia di cui, sempre magari, ha tessuto lodi sull’efficienza dello stesso. Per quanto ci riguarda, continueremo ad essere presenti sulla vicenda quotidianamente ma possiamo garantire solo tutto il nostro impegno non godendo di rapporti privilegiati e nè di poteri soprannaturali. Concludo con una riflessione personale, la vicenda Ponte Caiazzano non rappresenta un’occasione per mettersi in mostra cercando di uscire dal proprio anonimato cercando 5 minuti di gloria, la scellerata vicenda ha ricadute importanti su molte famiglie che, in zona, vivono di commercio o di agricoltura e che ogni giorno, da quel maledetto 29 ottobre 2021, fanno salti mortali per tirare avanti senza che mai nessuno, a livello comunale e a livello provinciale, abbia teso loro una mano, tutto il poco che riusciremo a fare, sarà fatto soprattutto per loro, per chi ha improvvisamente visto, bruscamente ma significativamente, ridurre il proprio bilancio dovendo ridurre di molto il proprio tenore di vita e, in alcuni casi, licenziando anche personale, tutto questo nella più sgradevole indifferenza di chi amministra queste terre, sia a livello comunale sia a livello provinciale, quindi esortiamo tutti a volare basso e a cercare gloria altrove.

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