L’impegno della Diocesi per gli ultimi La Caritas “accoglie” chi soffre.

 

 

da Enrico Trotta (giornalista)

Al di là delle diverse culture o religioni la struttura di via Bastione, annessa al Palazzo Arcivescovile, ospita e prepara cibo per uomini e donne in difficoltà.

C’è una realtà annessa al Palazzo Arcivescovile che non molti Salernitani conoscono: è il centro di accoglienza della Caritas Diocesana che offre un letto ed una mensa o anche cibo da asporto a uomini e donne che “bussano” quotidianamente alla porta della struttura, giorno e notte per chiedere aiuto, quando la vita li ha messi al muro, li ha posti in seria difficoltà.

La Caritas, diretta, con diversi ruoli e mansioni, da Don Flavio Manzo e dal Vicario della Diocesi Don Antonio Romano, non guarda alla provenienza, sia un extracomunitario, un asiatico, un italiano, o sia un musulmano, un cristiano o un buddista, dà un sostegno e un aiuto a tutti.

La Caritas non guarda il colore della pelle, non fa discriminazioni di alcun genere.

La grande forza di questa struttura è anche quella di amalgamare le diverse culture, lingue e sensibilità e creare una vera “ecclesia”, comunità tra africani, ucraini, asiatici, ungheresi, slavi, russi e non da ultimo italiani di varie fasce di età e provenienza regionali anche diverse, con storia di sofferenze differenti ma, a volte analoghe, non  è cosa scontata.

Un ruolo determinante nella Caritas lo svolgono decine di volontari che ogni giorno con umiltà e impegno e spirito di obbedienza contribuiscono a portare avanti la struttura.

Tra le varie iniziative che Don Flavio Manzo e Don Antonio Romano hanno realizzato, in una sorta di salone della struttura/Aula Magna, vi è un corso di italiano per gli stranieri ospiti del centro.

Questo per cercare di promuovere una sempre maggiore integrazione tra italiani e stranieri.

Tra qualche incomprensione e qualche criticità tra gli ospiti (perché non è sempre facile mantenere gli equilibri all’interno) la Caritàs di Salerno assolve con grande professionalità e Amore cristiano alla missione che si è prefissata, che si è data.

E’ una realtà che la città e i suoi cittadini non sempre vedono e non sempre vogliono vedere in una società chiusa nei propri egoismi e superficialità, che ha paura di vedere e guardare e che non vuole accettare la sofferenza.

La Caritas continua il suo cammino di crescita dove purtroppo confluiscono sempre più tanti Italiani perchè cresce sempre più il disagio sociale e familiare e lo stato di povertà tra gli italiani, dove la politica ha fallito.

 

 

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *