Bove & Movida: finalmente libero il giornalista Casciello

 

Aldo Bianchini

SALERNO – Con un certo ritardo rispetto ai tempi previsti comincia la risalita verso la piena libertà e, soprattutto, verso il riconoscimento della sua assoluta innocenza il collega giornalista Enzo Casciello, notissimo non solo in sede locale. Un giornalista che ho sempre apprezzato e rispettato per le sue eccellenti capacità di narrazione dei fatti sia in tv che su alcune testate giornalistiche di carta stampata, sempre con assoluto spirito di autonoma indipendenza.

Ovviamente c’è modo e modo di leggere prima per trascinare poi su carta o nei salotti televisivi una vicenda giudiziaria, specie quando riguarda una persona che conosci da tanto tempo. Io sono un garantista nei confronti di tutti e un indagato, fosse anche imputato, rimane innocente fino a sentenza di condanna passata in giudicato.

Conosco appena Enzo Bove, non conosco affatto tutti quelli che Il Mattino definisce “soci”; ma prima di azzardare giudizi definitivi ritengo doveroso e prudente aspettare. Anche sulla base di tutti gli sconcertanti processi (celebrati a Salerno e in Italia) cui abbiamo assistito in questi ultimi trent’anni.

Sicuramente non avrei mai fatto passare un titolo come “Bove libero con i suoi soci «Abbronzato e in forma» – MISURA MENO AFFLITTIVA DOPO IL PARERE DEL PM E TRASCORSI TRE MESI DAL BLITZ DI FEBBRAIO IL DIBATTIMENTO INIZIERÀ A GIUGNO”; capisco che quel “soci” è legittimamente suffragato dall’ipotetico riferimento alle società che Bove è riuscito a mettere in piedi come in una sorta di scatole cinesi, ma postato in quel modo “soci” appare senza dubbio dispregiativo perché seguito dalle parole “Abbronzato e in forma”; insomma quasi come se i “soci” fossero usciti da una vacanza balneare e non da una forzata limitazione della libertà seppure nel proprio domicilio. Nessuno può impedire a chiunque di prendere il sole, se vuole. Troppo giovani le giornaliste de Il Mattino per ricordare che il mitico ing. Salvatore Torsiello, sottoposto a ben 105 processi durante tangentopoli (e sempre ottimamente difeso dall’avv. Marcello Giani con 105 assoluzioni), nel periodo di carcerazione a Fuorni faceva andare su tutte le furie l’allora pm Anita Mele per il fatto che spesso preferiva prendere il sole, in cortile e su un fazzoletto di tela, anziché presentarsi nella sala magistrati per rispondere alle domande della sostituta procuratrice.

Detto tutto questo, va ribadito che un giornalista dopo la cronaca deve anche avanzare delle riflessioni, soprattutto quando nel concreto vengono toccati l’equilibrio psico-fisico, la correttezza relazionale e l’eccellente professionalità di una persona nota e conosciuta da tantissimi.

La mia riflessione è la seguente: “Enzo Casciello è e resta innocente, anche al di là di una possibile ma molto improbabile sentenza di condanna passata in giudicato”; e questo mi sento di poterlo affermare conoscendo l’uomo e il professionista Casciello, prima ancora che cominci il processo di 1° previsto per giugno.

 

 

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