Campofelice di Roccella – Cefalù – Gibilmanna – Collesano, 23-25 maggio 2025
da Uff. Stampa
Un appuntamento con la memoria, con il rombo dei motori che si fa racconto, e con la bellezza dei paesaggi siciliani che diventa teatro di un evento senza tempo: la XXX Rievocazione Storica della Coppa “Vincenzo Florio” si è svolta dal 23 al 25 maggio 2025, celebrando trent’anni di una manifestazione che è molto più di una semplice sfilata di auto storiche.

Un’eredità che corre ancora
La Coppa Florio nacque nel 1905 per volontà di Vincenzo Florio, raffinato imprenditore e appassionato di motori, che sognava una Sicilia moderna, dinamica, protagonista nel nascente mondo delle competizioni automobilistiche. Quella visione si concretizzò in una gara epica, ambientata in scenari mozzafiato e caratterizzata da un percorso tanto affascinante quanto impegnativo. La Targa Florio, evoluzione naturale della Coppa, divenne presto un simbolo internazionale di sfida tecnica, resistenza e abilità.
Oggi, la rievocazione storica ne mantiene viva l’anima: non si tratta di gareggiare, ma di onorare una memoria collettiva, portando in strada la storia viva dell’automobile e facendola dialogare con i luoghi, le persone e le comunità.
Un museo viaggiante tra cultura e meccanica
Nel corso della tre giorni, i partecipanti hanno potuto apprezzare il patrimonio storico e paesaggistico delle Madonie: Cefalù, con la sua maestosa cattedrale normanna; il Santuario di Gibilmanna, dove si è svolta la tradizionale benedizione delle vetture; e Collesano, sede dell’eccezionale Museo della Targa Florio.
La carovana di vetture storiche – molte di grande prestigio, con ben cinque anteguerra – ha vissuto un’esperienza coinvolgente, animata anche dal desiderio di aggiudicarsi i numerosi riconoscimenti messi in palio dal Circolo organizzatore, alla presenza del Delegato ASI Claudio Bianchera.
Premi, trofei e riconoscimenti

Il Trofeo “Pippo Vaccari”, dedicato allo storico presidente del Circolo, è andato alla Fiat 1500 Cabriolet Balbo del 1939 di Mario Romeo. La Targa per il miglior restauro è stata assegnata alla Fiat 500 C del 1932 di Alfredo Mattaliano, la vettura più antica presente alla manifestazione. La Coppa Principe Starrabba di Giardinelli è stata conferita alla Lancia Stratos HF del 1974 di Antonino Damiani.
Il concorso fotografico è stato vinto da Tommaso De Lisi, con Alfredo Mattaliano al secondo posto e Giuseppe Sinatra al terzo.

Dino Nardiello: Turismo consapevole e memoria viva
Il presidente del Club Salerno Autostoriche, Prof. Dino Nardiello, ha sottolineato il valore culturale e identitario della manifestazione:
«Eventi come la Rievocazione della Coppa Vincenzo Florio rappresentano un’occasione preziosa per promuovere un turismo consapevole, legato alla valorizzazione dei luoghi e alla riscoperta della nostra identità motoristica. Percorrere le strade della Targa Florio è stata un’emozione indescrivibile, un tuffo nella storia sportiva italiana. Ma farlo al volante di una Opel GT Conrero, vettura che ha gareggiato in quegli stessi tracciati durante gli anni d’oro, ha aggiunto un significato ancora più profondo. È un modo per rendere omaggio non solo alla tecnica e alla velocità, ma a ciò che questi veicoli rappresentano: memoria, passione e cultura.»
Un messaggio che guarda al futuro
La XXX Coppa Florio ha dimostrato ancora una volta che la storia può correre ancora, se alimentata dalla passione, dalla cura e dalla voglia di condividere. L’evento ha unito club, territori, professionisti e appassionati in un clima di festa, rispetto e consapevolezza, diventando una vetrina d’eccellenza per l’Italia motoristica.
Nel cuore delle Madonie, le auto non hanno solo sfilato: hanno parlato, raccontando ciò che eravamo e ciò che possiamo ancora essere.