da Pietro Cusati ( Giursta- Giornalista)

Occorre trovare da parte del legislatore un punto di sintesi tra garantismo e repressione, vi è  la necessità di proteggere innanzitutto  le vittime  dei reati. Non possiamo rassegnarci all’impunità. Modificare  la riforma Cartabia  che impedisce la procedibilità d’ufficio per i furti aggravati,con destrezza .Una delle norme più discusse della riforma Cartabia riguarda la procedibilità di ufficio  per alcuni reati cosiddetti “minori”, come i borseggi, che, in base alla normativa in vigore, non possono essere perseguiti d’ufficio,occorre  una denuncia da parte della vittima. Quindi c’è bisogno di  una modifica legislativa che si possa procedere d’ufficio da parte delle  forze dell’ordine con la possibilità di intervenire anche in assenza di querela, borseggiatori e ladri seriali agiscono quasi indisturbati, anche a causa delle limitazioni introdotte dalla riforma Cartabia sulla procedibilità. Reati che danneggiano quotidianamente la vita delle persone e l’immagine dei territori .La riforma Cartabia  ha avuto  un effetto collaterale grave: quello di impedire l’intervento diretto delle forze dell’ordine nei casi di furto con destrezza, se non interviene una denuncia formale da parte della vittima. Purtroppo  il risultato è, sostanzialmente, che i responsabili restano impuniti .E’ assurdo che  un agente di polizia non può  fermare un borseggiatore colto in flagranza di reato, in assenza di querela: In soatanza  servono strumenti concreti per permettere alle forze dell’ordine e alla magistratura di agire senza attendere una querela formale da parte della vittima per i furti aggravati e colti in flagranza di reato.Il tema della sicurezza tocca non solo aspetti tecnici del processo penale, ma anche il delicato equilibrio tra tutela dei diritti e risposta efficace alla microcriminalità.