da M.Mascolo
CASATORI – Dal 19 al 21 settembre prossimi ritorna la grande e sempre affascinante e coinvolgente “Infiorata di Casatori” in onore della Vergine Addolorata.
La trentesima edizione dell’infiorata si svolge nell’anno giubilare e questo aumenta ancora di più l’attrazione di tutti verso una manifestazione religiosa ma di grande successo e impatto.
E’ anche assicurato il coinvolgimento di generazioni diverse e ansiose di recepire almeno i minimi rudimenti sull’arte dell’infiorare che quest’anno tratterà un tema delicatissimo ed in linea con i tempi: “Pellegrini di Speranza”, un tema voluto tenacemente dal defunto Papa Francesco che rimarrà nella storia come il Pontefice innovatore anche, e non solo, per aver aperto l’anno santo del Giubileo 2025.
LA STORIA: loroL’origine della devozione alla Vergine Addolorata, che si venera nella Parrocchia di Casatori, risale all’inizio della seconda metà del XIX secolo. Un’antica tradizione popolare ha trasmesso, fin ad oggi, un prodigio avvenuto nel 1854: una signora di Casatori chiese alla Madonna la salvezza del figlio caduto tra le macine del mulino. Il parroco ed i fedeli fecero preghiere e penitenza supplicando la Vergine Addolorata di consolare quella povera mamma. Dopo un intenso lavoro i soccorritori estrassero vivo il giovane dal mulino; tutti gridarono al miracolo, attribuendolo alla Vergine Addolorata. Questo straordinario evento pare velato nella cronaca parrocchiale, scritta dal parroco del tempo Don Rocco D’Ambrosi, il quale riferisce: “La statua dell’Addolorata fu fatta a Napoli dai Fratelli Salzano scultori, nell’anno 1854 per un voto fatto da una divota Maria Siano che sborsò per tale oggetto ducati 50; il resto poi fu tutto del parroco di quel tempo il Rev. Don Rocco D’Ambrosi fu Bernardo di S. Valentino. Essa immagine fu benedetta nella parrocchia di S. Valentino e poscia processionalmente fu trasportata in Casatori nel dì 10 novembre 1854. Quivi si cantò messa solenne dal M. Rev. Parroco di S. Valentino Don Salvatore Ruggiero e il parroco di Casatori Don Rocco D’Ambrosi ne tesse l’orazione panegirica”.
Da quel giorno l’amore verso la Vergine Addolorata è andata sempre più crescendo, tanto da offuscare la devozione alla stessa titolare della parrocchia. Il culto alla Vergine Addolorata è tanto ben radicato, che oggi viene anche semplicemente chiamata la Madonna di Casatori. Verso la fine di questo secolo è nato come segno di omaggio alla Vergine, L’Infiorata; essa trae la sua origine dalla tradizione dei fedeli che erano soliti cospargere le strade di fiori e foglie al passaggio processionale della sacra statua. Si auspica che tale omaggio a Maria aumenti non solo nei fedeli di Casatori ma in quanti a Lei ricorrono, una sempre più viva ed autentica venerazione alla Vergine Addolorata, perché, illuminati dalla sapienza della Croce, sappiano offrire al Suo Divin Figlio, il dolore per la redenzione e la santificazione propria e dell’umanità.
IL PROGRAMMA – L’Associazione Culturale “Le Vie dei Colori”, in collaborazione con la Parrocchia S. Maria delle Grazie, con questa sezione dell’infiorata dedicata ai più piccoli si rivolge a tutti i ragazzi iscritti alla scuola media, con l’obiettivo di incentivare la passione verso il disegno e verso quei riti e quelle tradizioni che sono l’unico ponte tra il passato dei nostri nonni e questo nuovo millennio. L’invito, inoltre, a partecipare al concorso “Un bozzetto per l’Infiorata”, è diretto a quanti, attraverso la creazione di un bozzetto per la realizzazione di un tappeto floreale, vogliono dare libero sfogo alle loro doti artistiche.