IL FANTASMA DELL’OPERA

Siamo seri: l’Unione europea, sopravvissuta alla Brexit,  è tuttavia morta, anche se non ancora sepolta,
in un mondo lacerato da guerre, di cui una ai confini del nostro continente, che perdura da oltre tre anni.
E l’UE che fa? Sanziona, soprattutto a parole, il “barbaro invasore”, a difesa della propria città. Sui cui bastioni, però, svettano ancora e soltanto le armi statunitensi, insieme alle parole di certo  europeismo, fatto di personaggi  invecchiati e divenuti macchiette quando non prede, sotto l’eterno sole, del proprio abbaglio o del proprio inganno. Quousque tandem?
Siate seri: il tempo passa per tutti, e cosi’ pare anche quello della Lagarde, quale guida della Bce, che scadrà tra dieci mesi. Ma si dice che lei stia già pensando, forse, di anticipare i tempi e transitare al World Economic Forum.
Sic Transit aut transeat..(??)
È sembrato altresì che Trump, il guardiano militare e “civico” dell’Unione, fosse pronto a dichiarare la fine del conflitto con il capo “barbaro”. Ma, i soloni europei hanno rimarcato il fatto che quest’ultimo fosse piuttosto l’invasore. Dopo che dai barbari non avevano mai dismesso di  trarre tutta l’energia necessaria ai loro affari, dimentichi forse anche che l’Unione fosse nata dalle ceneri della vecchia Jugoslavia di Tito; e ora: cala il sipario,  le luci si spengono e le comparse scemano.
Bando alle ciance! Che la guerra in Ucraina abbia fine, e senza “aspettare Godot”! E cioè il fantasma dell’Unione, in attesa di un avvenimento che sembra sempre imminente, che nella realtà non accade mai, e in cui chi dovrebbe attenderlo più di tutti, noi europei (!) non fa nulla affinché si realizzi.
Paola Bergamo (Presidente Centro Studi MB2)
Angelo Giubileo (Filosofo Centro Studi MB2)

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