Davide, sempre Davide … fortissimamente Davide !!

 

 

Aldo Bianchini

 

VALLO di DIANO – Parlare o scrivere di DAVIDE, Migliore di cognome, è diventata una pratica quasi quotidiana e, quindi, di volta in volta sempre più difficile; difatti c’è il rischio di ripetersi sulle capacità intellettuali e letterarie di Davide che opera dopo opera è riuscito ad imporsi nel difficile mondo della cultura locale; fino a diventare in breve tempo uno dei migliori, se non proprio il migliore, tra i giovani che si avvicinano al predetto mondo.

Davide, diciannove anni appena compiuti, ha completato il suo ciclo di studi presso il “Pomponio Leto” di Teggiano e si avvia verso gli studi universitari nella facoltà di filosofia di Perugia dove, a breve, si trasferirà con una buona parte dei suoi strumenti lavorativi, concentrazione – scrittura – pensiero e opere, che nelle lunghe e silenziose ore notturne eleva ai massimi livelli letterari.

Quella in corso è una stagione molto prolifica di riconoscimenti e successi per Davide; è iniziata con il “Premio Internazionale Michelangelo BuonarrotiUn viaggio nella bellezza e nella creatività” che gli è stato conferito, il 5 giugno 25, in un’aula magna affollatissima del Pomponio Leto direttamente dalle mani dei suoi docenti in presenza della dirigente scolastica Maria D’Alessio.

Bella, penetrante e suggestiva la sua dichiarazione per quella occasione: “La vittoria è solo una conseguenza di ciò che si desidera veramente; il segreto risiede nel fare ciò che si ama, senza alcuna pretesa, così si farà strada ottenendo i propri riconoscimenti”; e da un ragazzo di 19 anni è quanto di meglio ci si possa aspettare.

 

Appena un mese dopo, la sera di sabato 12 luglio 25, un altro evento culturale ha coinvolto positivamente il bravissimo Davide Migliore nel “borgo antico” di Roccagloriosa nel contesto di una serata dedicata alla cultura, con letteratura – poesia e canzoni napoletane; una splendida serata ottimamente organizzata dall’Associazione Culturale Onlus “Effetto donna

Nel corso della serata Davide è stato premiato per la sua poesia “Ad un cavallogià inserita in una vera e propria antologia personale di prossima pubblicazione. Mi piace riportare, di seguito, le prime significative tre strofe della poesia:

 

 

Ero solo un ragazzino

Timoroso, un ragazzino

Che temeva di guardare in basso

In pochi centimetri di vuoto.

Ma ricordo perfettamente

Il primo giorno che montai te,

Timoroso al passo:

Oltre la paura, oltre ciò

Che per me era un nuovo mondo inesplorato

I miei occhi brillavano di una nuova luce,

Il mio cuore battette una nuova emozione.

In quel momento compresi che tu

Saresti diventato il mio Solo scopo di esistere.

Compresi che quello era il mio mondo,

Compresi un potenziale

Tutto da scoprire.

 

Una poesia che non è soltanto una poesia, piuttosto la descrizione di un tratto importante della giovane vita del poeta-scrittore alla ricerca continua della sua identità personale, fisica, letteraria e sociale.

 

Ma come dicevo il giovanissimo Davide non è soltanto un poeta-scrittore, è anche un sapiente osservatore dei grandi accadimenti della storia più o meno recente dell’umanità; qualche tempo fa rimasi colpito da un suo “pezzo giornalistico” pubblicato su questo giornale sotto il titolo di ASSASINIO DI ABRAHAM LINCOLN: “Preferirei gli applausi di un negro che quelli del presidente” -John Wilkes Booth-.

Un pezzo dall’assoluto valore storico-sociale-giornalistico e comunicazionale che mi piace ripubblicare almeno nella sua parte iniziale: “”14 aprile 1865, Ford’s Theatre di Washington DC, il sedicesimo presidente americano viene assassinato dal famoso ed esperto attore John Wikes Booth. Perse la vita anche Willams Withers Jr. Furono feriti invece Henry Rathbone e lo stesso John Wilkes Booth. Lincoln è stato il principale artefice della vittoria degli unionisti nella guerra di secessione americana e dell’abolizione della schiavitù. Per questa seconda motivazione non veniva visto di buon occhio da parte della popolazione. Edwin Wilkes Booth -fratello di John Wilkes Booth e anche lui attore- era un grande sostenitore del presidente Lincoln. Nel 1909 il figlio di Abraham Lincoln, Robert, descrisse un avvenimento in una lettera: anni prima era caduto sui binari mentre stava per passare un treno … “”

 

La stagione prolifica si concluderà, per il momento, la sera del prossimo 29 agosto (venerdì) sotto il cielo stellato di Castel San Lorenzo dove gli sarà assegnato l’ennesimo premio che questa volta, nell’ambito del mondo culturale, è identificativamente denominabile “premio nazionale alla parola” di un giovane e già profondamente inserito nel ristretto cerchio magico della letteratura moderna.

 

 

 

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