“Cari colombi” di Michele Tedesco: un nuovo capolavoro nel Museo dell’Ottocento Lucano di Moliterno (PZ)

 

di Antonella Inglese

Moliterno - convegno sull'opera "Cari colombi" di Michele Tedesco

Moliterno (PZ) – Lo scorso venerdì 5 luglio, il piccolo borgo lucano di Moliterno, è stato investito del titolo di “Capitale europea della cultura per un giorno”. Per l’occasione, oltre alla parata di figuranti in abiti medioevali e gruppi di giocolieri e mangiafuoco, evento organizzato dall’amministrazione comunale, c’è stato, per fortuna, anche lo spazio per la cultura, grazie a chi ad essa è dedito da sempre.

Prof. Dott. Gianfranco Aiello, odontoiatra - Responsabile MAM (Musei Aiello Moliterno)

Sto parlando del Dott. Prof. Gianfranco Aiello, celebre odontoiatra italiano che vive tra Milano e Salerno e che, essendo originario di Moliterno, ha ben pensato di fare di questo luogo un centro culturale di tutto rispetto costruendo ben sei musei (a breve sette) che ospitano la sua vastissima collezione di opere d’arte, e che compongono il sistema museale MAM (Musei Aiello Moliterno).

Allora, quale modo migliore di celebrare la Lucania attraverso l’arte, se non per mezzo di un’opera dell’artista lucano per eccellenza, Michele Tedesco?

E così, Aiello porta a Moliterno la sua recente acquisizione dal titolo “Cari colombi” che, secondo Simonella Condemi, coordinatrice della Galleria d’Arte moderna di Palazzo Pitti e Curatrice dell’Arte 800-900 per gli Uffizi, è databile intorno al 1885-90, e che la stessa descrive come “… una prova di pittura di grande qualità con passaggi vibranti di colore …”.

Michele Tedesco, pittore e docente italiano (1834 - 1917)

Alla presentazione, oltre ai saluti del sindaco Giuseppe Tancredi, sono intervenuti: il Presidente della Fondazione Matera 2019, Salvatore Adduce; l’esperto scientifico della rivista “Antiquariato”, Sergio Baroni; ed infine l’intramontabile Mario Trufelli, giornalista e scrittore che ha deliziato la platea con i suoi versi, recitando, tra le altre, la splendida “Lucania”.

Se da un lato Baroni ha mostrato tutto il suo entusiasmo nell’analizzare l’opera di un artista che definisce “… straordinario interprete della pittura italiana” e “… grande conoscitore delle vicende culturali, politiche e sociali del suo tempo”; dall’altro Adduce ha voluto, invece, elogiare (meritatamente) Aiello che “… ha saputo trasformare una passione individuale in un potente strumento di crescita del territorio”.

Davanti ad un parterre de rois del genere, Aiello non ha potuto fare a meno di esternare tutta la sua soddisfazione dichiarando: “L’iniziativa parte da una idea illuminata della Fondazione Matera-Basilicata 2019. E certo Moliterno ha sicuramente i numeri per essere una stella di prima grandezza nella cultura Lucana e, credo, anche in quella italiana. Sei musei di grande caratura autorizzano questa affermazione. E non solo. Il respiro del suo uomo più rappresentativo: il pittore Michele Tedesco, sostiene a maggiore ragione questa convinzione”. Il dottore ha concluso affermando fieramente “… Moliterno capitale della cultura europea per un giorno degna, degnissima città di arte di caratura, appunto, europea.”

E non possiamo che concordare con lui!

 

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