Università – Politica: la genialata di fine anno di Piero De Luca … una vera Befana per Salerno

 

 

Aldo Bianchini

 

SALERNO – La genialata dell’on. Piero De Luca è arrivata proprio sul filo di lana della fine dell’anno 2019.

Nella conferenza stampa di fine anno, tenutasi nella sede provinciale del PD, Piero De Luca l’ha sparata subito e diritta al cuore di tantissimi cittadini salernitani, e non solo alla folla dei presenti nello striminzito salone di Via Manzo:

  • Per il 2020 bisogna riportare una parte dell’Università in città, nella sede del vecchio tribunale; ne ho già parlato con il Rettore

 

Qualcuno dirà che non c’è niente di nuovo sul fronte del campus; invece non è cosi.

La città di Salerno si è sentita negli anni come depredata di una sua naturale creatura: l’Università o almeno il Rettorato e i suoi principali uffici amministrativi al principio erano tutti sistemati nella city; poi per mascherare il clamoroso furto si chiamò “Università di Salerno-Fisciano”; ormai da tempo è nota soltanto come “Università di Fisciano

Scippata a Salerno per portarla nella Valle dell’Irno e mediare, così, la mostruosa forzatura di Ciriaco De Mita che la voleva per forza in una zona più vicina ad Avellino che a Salerno.

Ma la gente comune, che è poi l’elettore medio, rimprovera alla politica salernitana di non essere stata capace di trattenere l’università in città e poi di non essere stata in grado di collegarla alla city con un servizio pubblico su ferro e, soprattutto, di aver mandato al massacro fisico un plotone di giovanissimi studenti che nei decenni hanno lasciato le loro vite su quella maledetta bretella autostradale Salerno-Fisciano che soltanto da qualche tempo ha assunto le sembianze di una strada a scorrimento veloce degna di questo nome.

L’impegno assunto dall’on. Piero De Luca, non eclatato a sufficienza dalla stampa, è grosso ed anche difficile, ma riuscire a riportare (ad esempio) il rettorato nel vecchio palazzo di giustizia costruito nell’era fascista (Il palazzo del Tribunale fu edificato nel 1934, tra i due corsi di Salerno -corso Garibaldi e corso Vittorio Emanuele- su progetto urbanistico degli architetti Ernesto Donzelli e Nicola Cavaccini. L’edificio risente, nella propria architettura in stile fascista, di quella “romanità” e della conseguente ideologia imperiale che prevedeva scenografie esterne ed interne di grande impatto visivo, molto presenti anche negli austeri arredi dell’epoca), un palazzo che trasmette ancora oggi l’immagine di una giustizia che non c’è più, potrebbe davvero rilanciare l’immagine dell’università e porla tra i grandi atenei del nostro Paese. E ci sono anche molti altri edifici pubblici da poter utilizzare, soprattutto nella zona orientale della città.

Nessuno prima di Piero De Luca, neppure il padre governatore, è stato capace di lanciare questa sfida molto difficile, una sfida che porterebbe lo stesso giovane deputato nel limbo di quei pochi grandi personaggi, politici e non, che hanno fatto qualcosa di veramente utile per la nostra città; insomma un modo efficace per passare alla storia di Salerno.

Ma la genialata di Piero De Luca pone in evidenza anche l’autonomia e l’indipendenza del neo deputato rispetto allo strapotere indiscusso del padre; e questo in un mondo politico salernitano quasi bloccato è senza dubbio uno spiraglio di speranza per un futuro migliore.

Insomma una vera e propria Befana per Salerno, e non solo.

2 thoughts on “Università – Politica: la genialata di fine anno di Piero De Luca … una vera Befana per Salerno

  1. L’idea dell’onorevole De Luca Jr fa certamente notizia ed è ammirevole il desiderio, non solo suo, di poter riportare nel capoluogo, in città, qualcosa che non c’è più, perchè purtroppo l’Università di Salerno, costruita a Fisciano, è ormai pienamente storicizzata nei vasti territori, compresi il rettorato e altri simboli del percorso culturale.

    Negli anni ’60 rettorato e facoltà di lettere erano a Piazza Malta; la biblioteca, la segreteria e diverse aule in sparpagliati palazzi per civili abitazioni.

    Poi il rettorato, l’aula delle lauree avrebbero assunto il ruolo intramoenia di cattedrale degli studi, non facile da scindere e/o trasferire..

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