Domenico FOCILLI detto Mimmo: il quarto onomastico senza …

 

Aldo Bianchini

Dr. Domenico Focilli detto Mimmo, già presidente dell'Assostampa di Salerno

SALERNO – Siamo già al quarto anno consecutivo che Mimmo Focilli non potrà festeggiare il suo onomastico che cade proprio oggi 8 agosto nel calendario ufficiale della Chiesa Cattolica (San Domenico da Guzmàn) anche se, in verità, Mimmo nell’ottica delle sue note eccentricità caratteriali amava festeggiarlo il 4 di agosto di ogni anni.

Lui è andato via la sera del 13 dicembre 017; grande amico, forse l’unico vero amico con il quale ho attraversato un lunghissimo periodo della mia vita. Con lui mi ritrovavo sempre, sia nei momenti facili che in quelli difficili.

Rampollo di una delle famiglie più importanti di Salerno almeno dal punto di vista professionale e della rigidità nel rispetto delle regole del vivere civile, Mimmo non faceva mai pesare le sue origini, amava confrontarsi, anche scontrarsi se c’erano le condizioni per farlo.

Giornalista fin dalla fine degli anni ’50, noto per i suoi reportage sui vari campionati di calcio è stato anche direttore responsabile di TV Oggi Salerno agli inizi degli anni ’90.

Ma Mimmo è stato innanzitutto “il presidente” per antonomasia dell’Assostampa Salerno che ha diretto magnificamente per una trentina di anni mettendo al servizio di tutti la sua immensa disponibilità e, soprattutto, i suoi agganci con l’ordine napoletano e centrale di Roma.

Ha dedicato tutto se stesso all’amore per la famiglia, per la moglie Marica e per i figli Carmine e Luciano ed, infine, per la graziosa nipotina Maric (figlia del primogenito Carmine).

Quando tutto sembrava veleggiare per il meglio ecco apparire nella sua vita, verso la metà del decennio scorso, una insidiosa e perniciosa malattia

Ho visto l’ultima volta Mimmo domenica mattina 3 dicembre 2017, rimasi per pochissimi minuti al suo capezzale, aveva perso conoscenza e mi colpì la sua serena accettazione di quel dramma che stava per sommergerlo per sempre. La mattina precedente era stato tutto un altro discorso; in un momento di lucidità mi aveva addirittura riconosciuto e si era anche rallegrato per la mia presenza. Da quella domenica non ho avuto più il coraggio di andargli a fare visita, è molto brutto guardare in faccia la sofferenza. L’11 dicembre, sempre del 2017, partii per la Florida (USA) e lì nella tarda serata del 13 (mercoledì) Carmine mi avvertì che Mimmo era andato via.

Lo avevo incontrato per la prima volta, oltre quarant’anni fa nel Circolo Sportivo Villaggio del Sole (dove io ero il segretario organizzativo); nacque subito una simpatia reciproca che, senza alti e bassi, è durata  fino al suo ultimo giorno di vita.

Proprio Mimmo fa ad avviarmi al mestiere di giornalista, ad insistere per l’ottenimento del tesserino che mi era stato negato, a continuare nella mia battaglia quotidiana contro lo strapotere del potere; la nostra è stata davvero una bella amicizia; e come avevo già scritto la mia esperienza di associazionismo giornalistico è finita con Mimmo Focilli; glielo dovevo per la correttezza che ha contraddistinto il nostro rapporto durato circa quarant’anni.

Prima di chiudere mi piace molto ricordare un piccolo-grande particolare che rimarrà per sempre impresso nei miei ricordi. Il 2 dicembre 2017 mi trovavo nella casa di Mimmo quando arrivò da fuori con il papà Carmine la piccola Marica che subito si lanciò al capezzale dell’adorato nonno dicendo: “Nonno nessuno ti porterà via, hai capito !!”; Mimmo fortunatamente non capì, già stava veleggiando sui verdi prati celesti.

Ma oggi  bando alla tristezza dei ricordi (che sono comunque necessari) e stringendomi ai suoi affetti più cari gli auguro davvero un buon onomastico.

 

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