Sospesi i ricoveri per carenza di medici nel reparto di Chirurgia dell’Ospedale Luigi Curto di Polla (SA),un’area territoriale che conta circa 70 mila abitanti del Vallo di Diano, del Tanagro e zone limitrofe.

da Pietro Cusati

 

 

 

 

 

 

 

 

Polla ,14 maggio 2022 . Mancano i medici e sospesi i  ricoveri al reparto di Chirurgia generale dell’Ospedale “Luigi Curto” di Polla,in  una nota indirizzata alla Direzione strategica dell’Asl Salerno, i delegati sindacali della Cisl FP Antonio Cervone, Gianfranco Climaco e Giuseppe Procaccio  evidenziano  che: “qualora non sia ben chiara la criticità, la sospensione delle attività di Chirurgia rappresenta solo l’ultimo tassello di una ben nota carenza di personale medico in quasi tutte le Unità Operative con degli acuti in Ortopedia, Pediatria, Neurologia, Medicina, Urologia, Rianimazione e Radiologia, che sta compromettendo gravemente il rispetto della garanzia dei livelli essenziali di assistenza e di conseguenza il diritto alle cure, con l’impossibilità per i cittadini di essere sottoposti ad interventi, esami diagnostici e riabilitativi, con l’ulteriore prolungamento senza fine delle liste di attesa e il conseguente abbandono di tutti quei malati cronici o soggetti che dovrebbero essere sottoposti ad attività di prevenzione”. La sospensione dei ricoveri del reparto di Chirurgia all’Ospedale  Polla per carenza di medici, secondo i Delegati Sindacali della Cisl Fp Salerno del Presidio di Polla, Antonio Cervone, Gianfranco Climaco e Giuseppe Procaccio è necessario adottare un provvedimento urgente per consentire la riapertura immediata del reparto ritenuto essenziale per la popolazione del Vallo di Diano e zone limitrofe.Il presidio ospedaliero di Polla  ricade in un’area a sud di Salerno con una popolazione di circa 70mila abitanti, geograficamente disagiata e lontana da altri nosocomi, alimentando la migrazione sanitaria verso altri centri sanitari anche fuori regione. I delegati sindacali della CISL FP sollecitano,  con urgenza l’intervento di tutte le autorità competenti in materia, chiedendo loro di adoperarsi urgentemente al fine di ridare dignità ad un presidio ospedaliero importante come quello di Polla nonché risposte e servizi adeguati alla popolazione che li ha eletti rappresentanti“. Secondo  i delegati sindacali della CISL FP Salerno del presidio di Polla: «la sospensione delle attività di ricovero, sia urgenti che elettive, della Chirurgia Generale adottata con provvedimento del Direttore Sanitario, necessita di urgente risoluzione al fine di ripristinare un servizio essenziale per la comunità locale, già ampiamente provata da oltre due anni di pandemia, che come noto ha ritardato e ha rimandato numerose prestazioni sanitarie e interventi chirurgici con una diminuzione dell’assistenza sanitaria che lede il diritto alla salute dei cittadini».Intanto la sanità nelle  aeree  interne  del Salernitano  continua ad essere penalizzata. La  chiusura di alcuni reparti essenziali  negli  ospedali periferici, per carenza di medici ,dove  dopo pochi mesi ottengono  il trasferimento in ospedali vicini al luogo di residenza,nonostante il parere contrario dei primari e la previa contemporanea sostituzione. La chiusura del reparto di chirurgia a Polla è di estrema gravità,così come l’annunciata  chiusura per il prossimo anno  dei reparti maternità di Polla e Sapri.  L’aspettativa di vita di una persona residente in Campania è più bassa di oltre un triennio rispetto alla media nazionale. La Campania è l’unica regione in Italia a non aver  l’assessorato alla sanità. L’ennesimo provvedimento della Regione Campania  di sottostima della spesa sanitaria tra pazienti di province diverse .Il  caso emblematico  dei centri antidiabetici del Salernitano,per le cure  e piano terapeutico insufficienti  a soggetti fragili, a favore di altre province Campane, Caserta e Avellino  ?  La  provincia  di Salerno  riporta un tasso di incidenza dell’8% del diabete,secondo il grido di allarme  del Presidente dell’Associazione diabetici della Campania Dott. Flavio Petroccione,ADC, che ha sollevato il problema della rimodulazione dei tetti di spesa per l’anno 2022,in provincia di Salerno con circa 80.000 diabetici.

 

 

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