Però, la Serie A

 

scritto da Luigi Gravagnuolo 25 Febbraio 2023

per Gente e Territorio

 

 

Victor Osimhen

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Un po’ tutti lo hanno sottolineato: dalla settimana di ripresa delle coppe europee la Serie A ne esce alla grande.

Agli ottavi di Champions, su sedici squadre europee, suppostamente le più forti del continente in questa stagione, tre sono italiane ed entrambetré hanno ottime chance di passare ai quarti. Meglio hanno finora fatto le inglesi della Premier e le tedesche della Bundesliga, quattro squadre agli ottavi. La Primeira di Portogallo ne vanta due, e solo una ciascuna la Liga spagnola, La Ligue 1 francese e la Pro League belga. Però, alla luce dei risultati delle partite di andata, 3 su quattro delle inglesi rischiano di non passare il turno, così come due su quattro delle tedesche. Se tutto va come sta andando dunque, ai quarti di Champions arriveranno tre italiane, due tedesche, una spagnola, una portoghese ed una inglese. Vedremo se le italiane sapranno mantenere le premesse, ma già così è una bella soddisfazione prendere atto che la tanto bistrattata Serie A, quella dalla quale i campioni scappano ed alla quale ritornano stagionati e un pochino sfatti, è in realtà un campionato più che competitivo. Ad oggi il più competitivo d’Europa.

In Europa League agli ottavi sono arrivate tre tedesche e tre spagnole, due inglesi e due italiane, poi una ciascuna a Portogallo, Belgio, Turchia, Ungheria, Olanda ed Ucraina. Non sarà facile, ma le due italiane, Juventus e Roma sono in grado senz’altro di passare il turno. In questo caso ai quarti, tra le prime otto del secondo torneo d’Europa avremmo due italiane su otto.

Infine la Conference League, anch’essa arrivata agli ottavi. Delle sedici ancora in corsa per il titolo, Inghilterra, Spagna, Francia, Olanda, Cipro, Moldavia, Polonia, Svezia, Svizzera e Slovacchia ne hanno una ciascuna, Italia e Belgio due. Le due italiane sono Fiorentina e Lazio.

Com’è evidente il campionato italiano di Serie A quest’anno si sta facendo valere su scala europea e, se ci dovesse andare bene, alla fine potremo vedere le nostre squadre protagoniste nelle semifinali e finali e magari vincere un paio dei tre trofei. Ciò, nonostante la Serie A sotto il profilo economico stia molto indietro rispetto alla Premier, alla Bundesliga ed alla Liga. È anche il caso di sottolineare come due su tre delle italiane ancora in corsa per la Champions abbiano adottato da anni una politica di contenimento dei costi di gestione e di valorizzazione di giovani talenti. Il riferimento è al Milan e al Napoli, che non hanno esitato a lasciar andare i vari Donnarumma e Kessié, o gli Insigne e i Koulibaly, per puntare su giovani che oggi hanno un valore enorme, in alcuni casi decuplicato rispetto al costo dell’acquisto, Leao e Kvaratskhelia su tutti. Chissà se il modello ‘italiano’ sarà seguito nei prossimi anni anche in Inghilterra, Germania e Spagna, che finora stanno rendendo sul piano sportivo peggio delle nostre.

Un occhio ora al campionato di Serie A, giunto alla 24° giornata e che riprende questa sera alle 18:00 con Empoli-Napoli. Aggiudicati virtualmente lo scudetto e due delle tre retrocessioni resta da vedere quali squadre entreranno nelle competizioni europee ‘23/’24, a cominciare dalla Champions e quale sarà la terza retrocessa.

All’Inter non sfuggirà la Champions, per valore della rosa e solidità di squadra. E poi, ha Lukaku, che sta completando la sua riabilitazione fisica ed ha quasi raggiunto la migliore forma; con lui in forma, saranno dolori per tutte le difese che se lo troveranno di fronte. Il Milan, la Roma, la Lazio e l’Atalanta si giocheranno i restanti due posti in Champions, col Milan più attrezzato delle altre. La Roma, che ha appena integrato negli schemi Solbakken, non uno banale, sta lì a ruota. Un pochino distaccate Lazio ed Atalanta, che pagano l’incostanza di rendimento.

Una parola a parte per la Juve. Malefatte dei dirigenti a parte, se non avesse la penalizzazione di quindici punti, starebbe ora a pari punti con l’Inter e con uno stato di forma eccellente. Dalla ripresa di gennaio ad oggi sul campo ha conquistato sedici dei ventiquattro punti disponibili, grosso modo alla stregua dei diciassette di Inter e Roma e ben avanti agli undici del Milan. Questa squadra ha una garra straordinaria, dopo la penalizzazione entra in campo con una ferocia difficile da contenere per chiunque. Già oggi, nonostante la penalizzazione, è a un passo dalla Conference League, non ci sorprenderemmo a vederla a fine campionato piazzata per l’Europa League. Senza dire che è nelle piene condizioni di vincere l’Europa League in corso e quindi di rientrare nella Champions ‘23/’24 dalla finestra. Tutto ciò, ovviamente al netto di ulteriori penalizzazioni o addirittura sanzioni dell’UEFA.

In coda la lotta per salvarsi pare oggi circoscritta a Verona, Spezia e Salernitana. Pur indietro in classifica il Verona è la meglio attrezzata delle tre, è difatti l’unica squadra di Serie A che si è rafforzata col mercato di gennaio. Lo Spezia si è indebolito e la Salernitana è restata tal quale sotto il rispetto dei valori. Entrambe però hanno cambiato allenatore, lo Spezia ingaggiando Leonardo Semplici, uno ben scafato per l’obiettivo, la Salernitana Paulo Sousa, forse un po’ ambizioso per la situazione attuale della squadra.

Alla prossima.

 

 

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