Stanno confondendo il federalismo con la spazzatura.

 

 

da Antonio Cortese (giornalista)

 

Il ministro Roberto Calderoli

Forse l’addetto stampa di turno non avrebbe dovuto intervistare Calderoli mentre conferiva l’organico. Nella confusione, il vecchio leghista avrà adoperato questo termine che sporca ancor di più i titoli dei giornali. Giacché invece siamo in periodo di smascheramenti é bene ricordare almeno in politica di dover utilizzare almeno un minimo di linguaggi settoriali: il federalismo, mai piaciuto alla gran parte del Paese, é questo che interessa ad alcuni emiliano-veneto-padani-lombardi; semplice. Purtroppo siamo in periodo generale di memorie corte e figuriamoci la memoria di lungo termine in quale dimenticatoio voglia riciclarsi nei vuoti mnemonici degli stessi celoduristi.

 

L’astio antigermanico ha col tempo messo bei bastoni fra le ruote del carroccio e pertanto il federalismo che per una trentina di anni ha funzionato in Germania e al quale si ispirava Bossi, in totale ignoranza e mancanza di rispetto della storia politica italiana, non ha avuto successo se non con l’ accentramento burocratico e amministrativo delle regioni.

 

In ambito informatico esiste un acronimo, “Pdf”, che indica la compressione di determinati file di testo che potrebbe significare altrettanto “Partito democratico federalista” ovvero il calderone intero che accumuna le presenze di tutti i politici attuali in seno a Montecitorio.

 

A parte questo mio personale scherzo di abbinamento e comparazione tra la sfera informatico-burocratica e la tecnocrazia reale, che molti politologi stentano ancora ad aver tenuto presente, nella realtà dei fatti tra titoloni e paroloni, ci tengo a ricordare che il federalismo é già attivo da anni e nonostante l’avvicendamento dei governi, é retto da quattro o al massimo cinque governatori presidenti regionali che in pratica fanno politica federale per sé stessi, per la regione che rappresentano e per le regioni confinanti, influenzando più della Lega stessa. Inutile che vi dica che le federazioni più influenti oggi siano il Veneto , la Campania e l’Emilia Romagna; poiché Piemonte, Lombardia e Lazio sono state col tempo invece lottizzate come per i canali televisivi. Lungi dal giudicare un federalismo legale che potrebbe funzionare “all’italiana”, se sia necessario, buono e promettente piuttosto che idea da esorcizzare, parlare di autonomie amministrative senza l’abc di Diritto Amminisrativo, penso che sia offesa ulteriore e peggiore delle parolacce di Umberto Bossi.

 

 

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