CASTIELLO: il senatore e il fascino delle sacre scritture

 

Aldo Bianchini

Da sinistra: Pietro Cusati (giornalista) - Francesco Castiello (avvocato - senatore ed esperto d'arte) - Stefano Trapanese (pittore)

SAPRI – Sabato scorso 9 dicembre 23, accompagnato di miei due mici Pierino Cusati e Antonello Aumenta, ho avuto modo di assistere nel “Palazzo del buon pastore” a Sapri all’inaugurazione di una grande mostra di pittura e scultura (aperta dal 9 dic. 23 al 15 gennaio 24) dal titolo “Il fascino delle sacre scritture” (rifrazioni nelle arti figurative dei racconti del vecchio e del nuovo testamento) con l’esposizione di capolavori di Jacob Jordaens, Domenichino, Guido Reni, Guercino, Pacecco De Rosa, Carlo Maratta, Polo De Matteis, Sebastiano Conca, Francesco De Mura, Giacino Diano e addirittura del “Perugino”, e di vari altri autori di scuola fiamminga e di scuola caravaggesca, nonchè sculture di scuola francese dell’800.

Per i pittori contemporanei sono presenti 13 dipinti del neoclassico Stefano Trapanese, molto noto a livello nazionale ed oltre.

La grane mostra è curata da Francesco Castiello (avvocato e senatore della repubblica), con l’aiuto di Franco Di Donato e di Stefano Trapanese.

Ma al di là della validità in se della grande mostra è utile fare delle considerazioni nel merito partendo dalla domanda: “la politica dell’arte oppure l’arte della politica ?”.

Difatti tutto gira intorno ad un personaggio dalla levatura culturale molto alta che ha un nome ed un cognome: Francesco Castiello, avvocato – scrittore e senatore della repubblica alla sua seconda legislatura.

Il senatore ha aperto la mostra ed ha accompagnato i numerosi presenti in un vero e proprio tour per le varie sale espositive spiegando una per una tutte le opere; e lo ha fatto con un linguaggio molto comprensibile anche per chi non si è mai avvicinato al “fascino delle sacre scritture”.

Del resto è nota gli addetti ai lavori, e non solo, la grande cultura di storia dell’arte connessa gli episodi più importanti della mitologia dell’antichità.

Sono personalmente rimasto incantato dalla spiegazione fatta dal senatore Castiello dinanzi all’opera che rifletteva la rievocazione storica del duello tra Davide e Golia; la cura dei minimi dettagli nella spiegazione mi è apparsa come il modello per qualsiasi “lectio magistralis”, mai vista in giro dalle nostre parti.

Ecco perché un giurista che ama l’arte non solo è un ottimo difensore della verità ma può anche, come nel caso del senatore, impartire lezioni di politica corretta e democraticamente imparziale.

L grande mostra “Il fascino delle sacre scritture” rimarrà aperta fino al 15 gennaio 2024 e le opere, esposte nel Palazzo del Buon Pastore per un valore complessivo superiore ai 2milioni di euro, saranno visitabili gratuitamente; cosa molto rara di questi tempi se pensiamo soltanto al fatto che un altro Perugino è esposto a Palazzo Marino di Milano dove l’accesso non è gratuito.

 

 

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