sabato, agosto 27th, 2011 Tremonti conquista la platea di Rimini. “Il futuro è negli eurobond”

Tremonti affronta la platea di Rimini e il meeting è tutto con lui, applaujsi e accoglienza trionfale. Lui lancia segnali e slogan. “Siamo ancora in un videogame dove non c’è ancora il game over e dove i mostri si avvicinano”, dice usando la metafora del videogioco per fare il punto su una crisi mondiale che “ha una dimensione finora non nota nell’esistente”. Il superministro dell’Economia e del Tesoro ha smesso per un giorno i panni dell’uomo che ha messo la firma e la faccia sulla manovra economica per assistere poi in disparte al massacro delle sue scelte operato dai colleghi di governo e della sua maggioranza. Senza fare un solo cenno, nel suo discorso, alle polemiche di queste settimane, Tremonti ha parlato da economista, analizzando le ragioni globali e lo stato della crisi e quelle che sono a suo parere le scelte da fare nel futuro.Detto che, a suo parere, “troppi governanti hanno pensato che fosse un ciclo e non una crisi”, Tremonti ha aggiunto che oggi per venirne fuori è “fondamentale nell’epoca della seconda globalizzazione creare un blocco europeo” e un’idea “forte da sostenere è quella degli eurobond”: “Non esistono idee che devono aspettare il loro tempo. Sento dire che quella dell’eurobond è un’idea che non può andare perché conviene a Spagna e Italia e non alla Germania. Mi sembra una cosa strampalata”.Parlando della posizione tedesca nella crisi, Tremonti ha detto: “Non vorremmo che il tedesco perfetto scambi la sua anima con l’export perfetto, facendo un riferimento all’opera del Faust. L’export della Germania verso la Cina – ha detto Tremonti – è stato di 53,5 miliardi nel 2010. Quello verso i cosiddetti paesi ‘pigs’ 50,9 miliardi, quasi quanto la Cina. Quello verso l’Italia 58,4 miliardi, più di quello verso la Cina. Allora dico: volete buttare via tutto questo o pensate abbia valore anche questo? Quello che adesso ti può sembrare un beneficio tra poco si può tradurre in un maleficio. Io dico se si va avanti su un crinale pericoloso forse bisogna cambiare musica”. Secondo il ministro del Tesoro, bisogna dunque trovare “un nuovo driver di sviluppo e l’unico modo per investire nel nostro futuro sono gli eurobond”. “Credo che abbiano senso – ha aggiunto – per organizzare le emissioni di debito nell’emergenza e per finanziare il futuro nella prospettiva della crescita dei prossimi anni di questo continente”. Se uno pensa, ha spiegato il ministro, “che lo sviluppo dell’Europa possa basarsi solo sulla domanda interna si sbaglia, perchè c’è una certa saturazione. Se uno pensa di puntare solo sull’export sbaglia, perché è un modello a rischio, l’export è importante, necessario ma non sufficiente”. I tavoli, ha concluso, “stanno su con tre gambe, fondamentale è la gamba costituita dagli investimenti pubblici per il bene comune e gli eurobond servono

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