Forestali del Vallo di Diano quattro mesi senza stipendio


Antonio Citera

Mancano i soldi…da giugno a settembre senza paga. Dopo i problemi legati ai licenziamenti che hanno coinvolto i lavoratori precari della Comunità Montana del Vallo di Diano, che ha tenuto col fiato sospeso i più di 200 operai forestali che per giorni si sono riversati in strada a manifestare il dissenso nei confronti dei vertici di Palazzo Santa Lucia, per ripristinare il rapporto di lavoro con L’Ente Montano, venuto meno a causa della mancata proroga del contratto da parte del Consiglio della Regione Campania. Una mobilitazione generale che ha visto schierati tutti i vertici politici ed istituzionali a difesa dei lavoratori, culminata con una serie di accordi che ha rasserenato gli animi ed ha riportato tutto o quasi alla normalità. In questo clima di pace apparente come un fulmine a ciel sereno ecco la notizia che nessuno si sarebbe mai aspettato, non ci sono i soldi per pagare gli stipendi, infatti da Giugno a Settembre, i poveri operai, non hanno percepito alcuna forma di salario. Un paradosso direbbero in tanti, infatti sono stati approvati i progetti che erano stati presentati alla Regione, che rientrano nel piano di sviluppo rurale, 5 milioni di euro che quantomeno avrebbero dovuto garantire  il pagamento degli stipendi fino a fine anno, invece no, le quattro mensilità arretrate, potranno essere coperte con fondi ordinari, ma va considerato il fatto che gli stessi fondi, sono stati ridimensionati dalla regione per l’effetto di una legge Regionale 4/2011, che impone lo scoglio dell’80% sulla spesa dell’Ente. Una situazione di disagio dunque per i più di 200 operai forestali che vedono allungarsi i tempi di riscossione, in un momento di crisi che attanaglia l’economia di ogni famiglia. A tal proposito, si è espresso il direttore dell’area agrario –forestale della Comunità Montana Vallo di Diano Beniamino Curcio, il quale sottolinea -gli sforzi fatti per poter reinserire i lavoratori forestali, almeno fino a fine anno, ma lamenta  il rigetto da parte della Regione di ogni valutazione inerente ai quattro mesi scoperti da giugno a settembre che interessa da vicino la nostra Comunità Montana, quattro mesi che non possono rientrare nei fondi PSR in quanto, gli stessi, non possono essere  utilizzati in maniera pregressa.- Un monito alla Regione da parte di Curcio che vuole sottolineare il poco interesse della stessa nei confronti della forestazione, di fondamentale importanza in un contesto rurale e montano tipico del nostro territorio.

 

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