Sala: alcova del sesso


Antonio Citera

Sala Consilina – Quattro persone finite in manette con l’accusa di favoreggiamento all’attività di prostituzione, questo il bilancio di un un’articolata attività d ‘indagine iniziata nel 2010 , che ha permesso di scovare nel centro della Città Capofila del Vallo di Diano, una abitazione adibita ad alcova del sesso, ove venivano offerte prestazioni sessuali a pagamento. I Carabinieri del NOR della Compagnia di Sala Consilina, collaborati da quelli delle Compagnie di Roma Montesacro, Luino  (VA), Bibbiena (AR), Torino – Oltre Dora, Pisa e Canelli (AT),  a conclusione di una articolata attività d’indagine, alle prime luci dell’alba, hanno  dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare emessa, su richiesta della Procura della Repubblica di Sala Consilina, dall’Ufficio  del Giudice per le Indagini Preliminari del locale Tribunale,  con conseguenti perquisizioni domiciliari  e locali che ha interessato i comuni di Sala Consilina, Cassinasco (At),  Ponte Tresa (Va) e Mariano Comense (Co), Pisa, Roma, Bibbiena (Ar), Torino, Luino (Va), nei confronti di 4 persone ritenute responsabili, in concorso, di favoreggiamento della attività di prostituzione. Cortes Medina Issi, 41 enne, residente in provincia di Varese; Garces Luz Mary, 44 enne, in provincia di Como; Ramirez Acevedo Maria Elizabeth, 47 enne, residente in provincia di Ferrara, tutte di nazionalità Colombiana,le tre donne arrestate, ed Alfredo De Nicolai, piemontese, 51enne esperto informatico che, consapevole della attività che svolgevano le donne, aveva il compito di curare gli “annunci erotici” previa corresponsione di somme di danaro. L’uomo, rendeva gli annunci più allettanti, inserendo riproduzioni fotografiche di donne avvenenti e  più giovani con dati  anagrafici non rispondenti al vero. Il tutto con l’evidente fine di procurare ed incrementare la clientela alle prostitute. I quattro soggetti arrestati sono stati tradotti nelle case circondariali territorialmente competenti a disposizione dell’A.G. di Sala Consilina. Numeroso è il materiale sequestrato che è al vaglio degli investigatori i quali, tra l’altro, hanno sottoposto a sequestro preventivo quattro siti web ove venivano pubblicizzati gli incontri. Due delle donne arrestate si trovavano nella abitazione di Sala Consilina mentre la terza è stata arrestata dai Carabinieri della Compagnia di Roma Montesacro. L’uomo invece da quelli di Canelli. Gi arrestati sono stati tradotti nelle case circondarali competenti territorialmente a disposizione della Procura della Repubblica di Sala Consilina. Soddisfazione è stata espressa da tutto il Comprensorio, un’operazione esemplare che ha sgominato un lucroso commercio del sesso, fenomeno in forte crescita, ma sotto stretta osservazione da parte dell’Autorità Giudiziaria, che nello specifico contribuisce in maniera determinante  a sgominare persone senza scrupoli . Viene definita prostituzione l’attività che prevede degli atti sessuali prestati dietro pagamento. Il pagamento non consiste necessariamente in una transizione monetaria ma può assumere la forma di un luogo dove abitare, qualcosa da mangiare, sostanze stupefacenti od altre forme di pagamento in natura. L’iniziazione al mercato della prostituzione può essere dovuto all’assenza di differenti mezzi di sostentamento. Per molti ragazzi di strada la prostituzione costituisce uno dei principali mezzi di sopravvivenza, assieme al furto ed all’elemosina. Secondo stime delle ONG, ogni anno 1-2 milioni di donne vengono fatte migrare clandestinamente da trafficanti ed organizzazioni dedite allo sfruttamento della prostituzione. Molte donne lasciano il loro paese, attratte dalle promesse dei trafficanti, si avvalgono del loro aiuto per raggiungere illegalmente il paese di destinazione. Una volta arrivate, si ritrovano nel circuito della prostituzione. Queste donne provengono da differenti aree, ma principalmente dal Sud America, dai Caraibi, dall’Asia e più recentemente dall’Europa dell’Est. I motivi dell’incremento dei reati relativi allo sfruttamento della prostituzione sono molteplici: in primo luogo i guadagni sono decisamente elevati ed i rischi relativamente bassi, in quanto la legislazione vigente in molti paesi non punisce severamente lo sfruttamento della prostituzione. In secondo luogo le condizioni di povertà, gli alti tassi di disoccupazione e situazioni familiari spesso intollerabili costituiscono terreno fertile per le promesse fatte dai trafficanti. Spesso le donne accettano le profferte dei trafficanti anche se consapevoli del loro destino: accettano di partire a causa delle difficoltà sociali ed economiche in cui versano in patria. Infine, vi è il ruolo della tradizione. Il concetto secondo cui la donna è un oggetto da sfruttare è ancora fortemente radicato in numerose aree del mondo. In tali aree, dunque, viene ritenuto ammissibile vendere una figlia per aiutare la situazione finanziaria delle famiglie. Non meraviglia dunque che il turismo sessuale sia l’ultima moda e che costituisca la maggiore attrattiva di molti paesi asiatici.

 

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