Consorzio Farmaceutico: atto finale

Aldo Bianchini

Salerno – Cosa sta succedendo all’interno del Consorzio Farmaceutico intercomunale di Salerno. Me lo sono chiesto con l’articolo del 2 novembre scorso e continuo a chiedermelo oggi dopo il ritorno al timone del barcone dell’ex presidente del CdA Antonio Monaco. Accade, molto verosimilmente, di tutto e di più, con finti scontri all’ultimo sangue e con accordi sottobanco di vecchia e squallida maniera. Non intendo soffermarmi sulla pur inquietante e inverosimile vicenda dei coniugi De Luca  (Claudia Di Fronzo e Giuseppe De Luca) che per uno strano e perverso intreccio di cariche e di incarichi, nel vecchio e mai tramontato stile italico, si sono ritrovati loro malgrado su sponde opposte. Addirittura il marito (Giuseppe) sarebbe stato avvisato dalla Procura a causa del bilancio dell’organismo che la moglie (Claudia) non ha approvato facendo passare quel bilancio come illegittimo con conseguente denuncia di Memoli contro Monaco. Insomma di per se il caso coniugi De Luca meriterebbe un capitolo a parte di questa vicenda. La cosa, invece, su cui intendo soffermarmi è l’intervista o quanto meno la dichiarazione che il consigliere comunale di Scafati, Mariano Falcone, ha reso al quotidiano Roma-Cronaca in data 5 novembre scorso a difesa dei due consiglieri del CdA di Memoli raggiunti anch’essi (come atto dovuto!!) dagli avvisi della Procura. Ecco la testuale dichiarazione: <<I comunisti -dice Falcone- hanno una bella faccia tosta! Il loro obiettivo è riversare la cattiva gestione del passato su persone di estrema serietà come il dottor Antonio Fogliame e Giuseppe De Luca. Questi due esponenti sono entrati a far parte del consiglio di amministrazione solo pochi mesi prima dell’approvazione del Bilancio consuntivo, approvato da quest’ultimi sulla base del parere favorevole del collegio dei revisori dei conti, nominato dalla vecchia gestione con a capo il sindaco De Luca. E’ assolutamente palese l’estraneità del dottor Fogliame e di De Luca dalla gestione fallimentare sulla quale oggi la Guardia di Finanza indaga e che ha visto come protagonista il centrosinistra del sindaco De Luca e gli esponenti locali. Una questione che abbiamo già denunciato politicamente, nell’ambito di consigli comunali convocati ad hoc, dove abbiamo assunto posizioni nette nei confronti dello scempio economico commesso dalla passata gestione del Consorzio. Confermando ancora una volta la stima e la fiducia verso chi, oggi, è oggetto di pura strumentalizzazione da parte del centro-sinistra, ritengo che oggi l’obiettivo dell’attuale C.d.A. del Consorzio sia rivalutare e rilanciare il comparto delle Farmacie, che non vogliamo nel modo più assoluto svendere, ma migliorare in quanto risorsa fondamentale per il territorio». Dunque soltanto in data 5 novembre 2011 il consigliere comunale difendeva a spada tratta l’operato dei due consiglieri d’amministrazione e così facendo avallava, se interpreto bene l’italiano, anche l’operato del presidente Salvatore Memoli che, se sbaglio me lo si dica, era stato messo alla guida del Consorzio proprio per smascherare gli atteggiamenti poco legittimi che il precedente CdA aveva messo in atto. Perché, cari lettori, anche questo si desume dalla dichiarazione del Falcone avvalorata dall’asprezza del commento dello stesso consigliere Antonio Fogliame apparso sullo stesso giornale e sempre lo stesso giorno. Uno scontro politico in piena regola, quindi, che al di là delle decisioni del Tar, del tribunale o di atri colpi di mano, doveva e poteva sancire l’importante battaglia di legalità condotta dallo stesso presidente Memoli. E allora perché a distanza dfi pochi giorni si sono diffuse voci concrete su un possibile arretramento delle posizioni dei consiglieri del PdL? Che cosa è successo? Ci sono stati ricatti più o meno palesi. Questo lo vedremo nella prossima puntata.

 

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