Sassano: risolto caso-auto del parroco

Aldo Bianchini

SASSANO – Il comandante la stazione dei carabinieri di Sassano, maresciallo Nasti,  ha lavorato benissimo, con discrezione e tempestività, non c’è che dire. In men che non si dica ha indagato, individuato e preso il colpevole dello sfregio in danno dell’autovettura del parroco don Otello Russo. Per la cronaca ricordiamo che venerdì scorso 18 novembre nel tardo pomeriggio il parroco di Sassano trovò la propria autovettura con le due gomme anteriori squarciate. Anzi per l’esattezza don Otello salì in macchina e partì, non essendosi accorto di nulla, ma percorsi pochi metri fu costretto a fermarsi a causa delle ruote anteriori completamente sgonfie e visibilmente bucate con un punteruolo abbastanza grosso. Fu grossa la sensazione che il fatto suscitò in tutto il paese, non era mai accaduto un fatto del genere in danno di un sacerdote. Le indagini del maresciallo Nasti presero subito il via sulla base di una specifica denuncia presentata dallo stesso parroco. Dopo qualche giorno il cerchio si è stretto intorno ad un ragazzotto, poco più che quattordicenne, che è molto conosciuto nella comunità sassanese per sue precedenti intemperanze clamorose. Si chiama P.F. ed è residente nel centro storico. In passato, dicono in tanti, era stato protagonista di clamorosi atti di intolleranza anche nella locale scuola media, un giorno aveva lanciato un banco giù per le scale, un’altra volta aveva cercato addirittura di dar fuoco ai capelli di una professoressa. Anche adesso, almeno così si dice, quando è stato raggiunto e preso dai Carabinieri di Sassano sembra che abbia reagito in malo modo lanciando all’indirizzo dei militi grosse parolacce di dispregio. Insomma un caso veramente allarmante che è sfuggito al controllo dei genitori e dei familiari. Il ragazzo dopo il momentaneo fermo per le necessarie operazioni di identificazioni e denunce è stato subito liberato ed affidato ai servizi sociali della Asl che, in verità, già da tempo erano in allerta. Si chiude così il fatto specifico relativo al danno prodotto all’autovettura del sacerdote don Otello Russo, anche se la comunità sassanese rimane tuttora spaccata sul giudizio nei riguardi di un ministro della chiesa che fino a pochi mesi era ritenuto intoccabile. Per la cronaca ricordo che dopo tanti mesi di chiacchiericci, nel mese di agosto 2011 un farneticante volantino fece il giro di tutto il paese per rendere di dominio pubblico le “presunte malefatte del parroco” e di due suoi amici, quasi come si trattasse di una lobbie del malaffare. Anche su questo aspetto della intricata vicenda sta tuttora indagando il maresciallo Nasti, scoprire l’autore o gli autori di quel volantino potrebbe mettere veramente la parola fine a questa lunga telenovela. Fino ad ora non c’è però alcuna novità, si spera che l’abilità del maresciallo riesca a dipanare la complicata matassa. Intanto per le strade del paese è stato affisso un manifesto a difesa del parroco don Otello a firma di un non meglio identificato “comitato di cittadini”. Alla prossima.

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