Etf: un’alternativa alle azioni


Filippo Ispirato
Da due anni a questa parte, complice la crisi del debito sovrano, si è accentuato il timore di ribassi sui mercati, di default dei governi e di recessioni pronte a deprimere l’economia. Il risparmiatore medio ha preferito posizionarsi su strumenti a maggiore tutela del capitale, come alcuni titoli di stato, time deposit, buoni fruttiferi postali e certificati di deposito.  Per chi avesse un profilo di rischio più dinamico, o per chi volesse comunque approfittare di un momento come questo, in cui i mercati azionari sono enormemente sottovalutati, sarebbe opportuno entrare nel mercato azionario, attraverso degli investimenti, anche in piccole somme in azioni, fondi o sicav azionarie, ed in Etf. Dei fondi e delle sicav se ne è sempre parlato abbondantemente, si tratta di fondi gestiti dalle Società di gestione del risparmio che, con le somme a disposizione versate dai risparmiatori  investono in maniera attiva il patrimonio a disposizione nei titoli azionari da loro selezionati nel rispetto del mandato impostogli dalla tipologia del fondo (ad esempio un fondo azionario americano, deve investire principalmente in azioni del continente americano e non in azioni europee o asiatiche). Gli Etf, acronimo dell’inglese Exchange Traded Fund, al contrario, sono dei fondi a gestione passiva; per gestione passiva si intende che al loro interno ci sono dei titoli azionari simili al loro benchmark di riferimento. Semplificando, se investo in un Etf legato all’indice SPMib40, vorrà dire che ho deciso di investire nel mercato azionario italiano e all’interno del mio Etf ci saranno all’incirca gli stessi titoli azionari presenti all’interno dell’indice azionario italiano con le medesime proporzioni. Le differenze nella composizione tra l’Etf e l’indice azionario di riferimento sono molto contenute, per questo si parla di prodotti a gestione passiva, dato che non prevedono una selezione attiva da parte delle Sgr di titoli. In tal senso si tratta, di conseguenza, anche di una tipologia di investimento a commissioni molto ridotte, visto il semplice replicare di un indice.  Gli Etf sono negoziati sui mercati borsistici nel segmento a loro dedicati, sono negoziati in continua, ossia il loro prezzo, come quello delle azioni o dei Btp, varia in ogni momento della giornata (a differenza dei fondi e sicav, le cui quotazioni sono giornaliere ed il loro prezzo di riferimento è quello di chiusura a fine seduta). Ce ne sono di diverse tipologie, investono in vari paesi e zone geografiche, dall’Italia al Sudafrica, da Hong Kong al mercato sudamericano,  in svariati settori, tra gli altri energetico, ambientale, industriale e diverse valute, a seconda delle preferenze e delle scelte strategiche verso cui è indirizzato il risparmiatore, che può investire anche piccoli importi e diversificare a proprio gradimento il suo portafoglio con un rischio mediamente inferiore all’acquisto di singoli titoli azionari.

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