Forti tensioni sui mercati, questa volta a preoccupare il mondo finanziario sono
Francia ed Olanda: Parigi a seguito dell’esito del primo turno delle elezioni
presidenziali che vedono in testa il candidato Hollande, notoriamente meno
europeista di Sarkozy e lontano dalla politica della Merkel, la seconda,
l’Olanda, a seguito del mancato risanamento di bilancio e di un piano di
austerity considerato poco efficace. Ne risente Piazza Affari che chiude la prima giornata della settimana a -3,83%; segno rosso anche per le altre piazze europee. Continua a salire lo spread tra titoli italiani e tedeschi, arrivato a quota 408; stesso andamentale per il differenziale tra Bund e Bonos spagnoli a quota 433. Aumenta lo spread anche per i titoli francesi a seguito dei risultati elettorali: nella giornata di oggi ha raggiunto i 135 punti base, avanzando del 6% rispetto ai valori di venerdi.In Italia la Corte dei Conti boccia il Documento Economico Finanziario del Governo, in quanto considerato troppo rigoroso in termini di riduzione della spesa
pubblica e di aumento delle tasse, e che potrebbe sul nascere la ripresa economia del nostro paese.
Francia ed Olanda: Parigi a seguito dell’esito del primo turno delle elezioni
presidenziali che vedono in testa il candidato Hollande, notoriamente meno
europeista di Sarkozy e lontano dalla politica della Merkel, la seconda,
l’Olanda, a seguito del mancato risanamento di bilancio e di un piano di
austerity considerato poco efficace. Ne risente Piazza Affari che chiude la prima giornata della settimana a -3,83%; segno rosso anche per le altre piazze europee. Continua a salire lo spread tra titoli italiani e tedeschi, arrivato a quota 408; stesso andamentale per il differenziale tra Bund e Bonos spagnoli a quota 433. Aumenta lo spread anche per i titoli francesi a seguito dei risultati elettorali: nella giornata di oggi ha raggiunto i 135 punti base, avanzando del 6% rispetto ai valori di venerdi.In Italia la Corte dei Conti boccia il Documento Economico Finanziario del Governo, in quanto considerato troppo rigoroso in termini di riduzione della spesa
pubblica e di aumento delle tasse, e che potrebbe sul nascere la ripresa economia del nostro paese.