ANCE: piano per la legalità

Aldo Bianchini

SALERNO – L’appello, come si suol dire, è senza possibilità di appello. L’ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili) scende in campo direttamente e, per la  prima volta nella sua lunga storia, scrive a tutti i sindaci dei 158 comuni della provincia di Salerno. Per correttezza istituzionale ha scritto, ovviamente, anche al Sindaco del Comune di Salerno (almeno così si sussurra negli ambienti bene informati!!) pur sapendo che quest’ultimo viaggia da solo, da sempre, al di fuori di ogni logica urbanistica-imprenditoriale-economica-associativa e politica.  Antonio Lombardi, presidente dell’ACES (Associazione Costruttori Edili di Salerno) –sezione salernitana dell’ANCE-, cerca di fare la sua parte recitando un ruolo che fino ad oggi  nessun altro presidente ha inteso mai svolgere. Gli altri, prima di lui, hanno preferito i ruoli più comodi e meno ingombranti di “servitori della politica” interpretando al meglio ed anche con abnegazione quello che fino a qualche tempo fa è stato lo sport preferito dagli imprenditori piccoli, medi e grandi: succhiare le tette della vacca pubblica da mungere fino alle estreme conseguenze. A volte sono rimasti incastrati nelle maglie della giustizia, qualcuno è stato addirittura ucciso dalla camorra. E le estreme conseguenze sono arrivate, la grande crisi globale docet. Antonio Lombardi, ingegnere e giovane rampollo di una famiglia che si è costruita da se, tutto questo lo ha capito per tempo ed in fretta ha pesato la situazione, ha incartato la botta ed è ritornato a casa, cioé nella sua “ACES” per gestire la situazione in maniera manageriale e professionale. L’appello ai 158 sindaci bisogna leggerlo proprio in quest’ottica, ci sono da mobilitare oltre 200milioni di euro (al di là della crisi e della deadline che lasciano il tempo che trovano) nell’ambito del “piano nazionale per le città” per il recupero delle aree abbandonate e dei contenitori dismessi. Nell’appello di Antonio Lombardi io personalmente leggo anche una sorta di ribellione, se non proprio di rabbia, contro un sistema politico-imprenditoriale-affaristico che lo ha profondamente deluso in questi ultimi anni; fortunatamente da questo sistema Lombardi si è rapidamente allontanato rifugiandosi, con serena autorevolezza, nell’eremo della sua associazione dall’interno della quale ora lancia messaggi di grande legalità e trasparenza. Con la sua azione spinge i sindaci ad uscire allo scoperto, a scrollarsi di dosso gli incestuosi legami con le svariate correnti politiche, a muoversi liberamente nella ideale ricostruzione delle proprie città. Ovviamente con il supporto tecnico e legale delle strutture dell’ANCE e dell’ACES aperte e sensibili a tutte le richieste di aiuto e di guida nel complesso e variegato mondo della farraginosa burocrazia che ancora stringe chiunque in spirali avviluppanti e mortali. Qualche settimana fa il Procuratore della Repubblica di Salerno, Franco Roberti, ha pubblicamente dichiarato che <Salerno dal punto di vista degli appalti è una zona grigia>; non so se il Procuratore alludesse a Salerno Città o anche al territorio della Provincia oppure soltanto a uno dei due, non so neppure se la dichiarazione del Procuratore è supportata (come dovrebbe!!) da dati certi e conclamati. Sta di fatto che a Salerno città è concentrato almeno il 90% dei grandi appalti pubblici e che questi appalti (almeno fino a questo momento) non sono mai stati rivoltati come un calzino nell’ottica di assicurare legalità e trasparenza. Ecco perché la “chiamata alle armi” della legalità e della trasparenza lanciata da Antonio Lombardi assume una valenza ancora maggiore, l’occasione fiutata con grande senso di manageriali è unica ed irripetibile: “Il nostro impegno per la riqualificazione delle città –ha detto il presidente- si sostanzierà a breve anche in un concorso di progettazione affinchè l’opera di recupero prosegua con costanza e sistemacità”. Il tempo a disposizione è veramente poco, la prima scadenza è segnata in rosso per la data del 5 ottobre prossimo. Vedremo!!

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