Turchia: sulla Siria bombardamenti di ritorsione!

 

 Salvatore Pica

 La Turchia è stanca dei colpi di mortaio e delle bombe siriane che colpiscono i suoi confini e per la prima volta batterie dell’esercito  di Ankara  hanno risposto col fuoco bombardando postazioni militari in Siria.Pericolosamente è salita la tensione dopo che due giorni fa, colpi di mortaio siriano sono caduti oltre confine su un villaggio turco facendo una stage. Una casa è stata sventrata ed una madre è morta con i suoi quattro figli, altre tredici persone sono  rimaste ferite – tutti civili – nella cittadina turca di Akcakale nei pressi del valico di Tall Abyad, di recente conquistato dai ribelli siriani ma ancora teatro di combattimenti. E’ il più grave incidente tra i due Paesi, da quando a fine giugno un caccia turco fu abbattuto “per errore” al largo delle coste siriane dalla contraerea di Damasco, portando  già allora i due Paesi confinanti vicino ad uno scontro armato. La Turchia accoglie molti profughi siriani ed appoggia gruppi armati anti Assad, ha rotto i rapporti con la Siria nel 2011 non condividendone la politica. Si sà che quando le battaglie arrivano ai confini, questi “incidenti” possono avvenire e la non condivisione di tali comportamenti portano all’esasperazione personalmente credo che la Turchia abbia sopportato anche troppo. Il Regime  siriano ha promesso un’indagine sull’incidente per scusarsi e porgendo le condoglianze alle famiglie colpite; troppe condoglianze dovrebbe porgere anche ai suoi connazionali!!! Ha chiesto, la Siria, agli Stati confinanti, di comportarsi con saggezza e razionalità, asserendo di rispettare il loro diritto ad essere Stati sovrani. Parole diplomatiche che non risolvono il problema alla base e non soddisfano né la Turchia né la Nato né gli Stati Uniti a cui il governo di Ankara si è rivolto. Il segretario ONU Ban Ki-Moon, ha chiesto in un colloquio telefonico con Davutoglu Ministro degli Esteri turco, di far scendere la tensione con il segretario mediatore della Siria Brahimi e con il segretario NATO Rasmussen. Ma non serve la solidarietà e la diplomazia spicciola, anche se noto, ma ve ne sarete accorti anche voi,  una sensazione di spavento. Se la Turchia invoca l’articolo 5 del Patto Atlantico, quello che vincola tutti i Paesi dell’Alleanza a proteggere il Paese attaccato all’esterno è veramente un serio problema. La Signora Clinton ha detto: discuteremo seriamente con Erdogan su come procedere nel miglior modo.  ancora una volta speriamo in una soluzione possibile fino a che la Siria non si libererà dai devastatori interni.

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