SVIMEZ: focus sul mezzogiorno

Filippo Ispirato

Lo Sivmez, l’Associazione per lo sviluppo dell’industria de Mezzogiorno, ha recentemente pubblicato uno studio sul debito pubblico e sui suoi impatti sulla crescita del paese ed i consumi di famiglie ed imprese, con un particolare attenzione al Mezzogiorno in rapporto alle altre regioni del paese.

Il debito pubblico, cresciuto in maniera sostenuta dal 2007 ad oggi, secondo lo studio “Debito, Mezzogiorno e Sviluppo” di Federico Pica, consigliere SVIMEZ, già ordinario 
di Scienza delle Finanze presso la Facoltà di Giurisprudenza 
dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, e Salvatore Villani, professore 
incaricato di Scienza delle Finanze e di Teoria del Federalismo 
fiscale presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, ha raggiunto delle dimensioni tali che, per far fronte ai meri interessi sul debito italiano nel 2011, ogni famiglia italiana ha dovuto pagare in media 257 euro al mese, l’11% in più rispetto all’anno precedente.

Secondo questo studio, che prende in esame i dati economici pubblicati dalla Banca d’Italia, la crescita esponenziale del debito pubblico del nostro paese, se non verranno apportate delle serie manovre correttive, entro il 2015 potrebbe divenire insostenibile; vanno cercate una serie di soluzioni di politiche di bilancio e di risanamento e riforme fiscali appropriate, che possano prevedere di anno in anno delle entrate che permettano il rimborso non solo degli interessi ma anche di parte di quota capitale del debito. 

In aggiunta, nell’ultimo triennio il debito pubblico è cresciuto più velocemente rispetto al Pil e a risentire maggiormente degli effetti del sovraindebitamento sarà il Mezzogiorno, la parte  del paese economicamente più fragile.

I Proff. Villani e Pica, hanno ipotizzato vari scenari futuri sugli sviluppi dell’economia italiana nel prossimo triennio (indebitamento nullo, rapporto debito Pil costante nel tempo, riduzione di una certa percentuale del debito e fissazione di un limite massimo all’indebitamento): in tutti gli scenari ipotizzati è sempre il Meridione a subire gli effetti peggiori.

Il risultato dello studio, descritto in maniera specializzata sulla rivista dello Svimez, evidenzia nelle sue conclusioni come il debito pubblico sottragga, con il passare degli anni, un ammontare via via sempre maggiore di risorse finanziarie che potrebbero, invece, essere destinate a consumi, risparmi ed investimenti. Risorse che contribuirebbero ad alimentare, in un circolo virtuoso, la crescita della ricchezza prodotta e la riduzione del nostro debito pubblico.

One thought on “SVIMEZ: focus sul mezzogiorno

  1. Speriamo che il prossimo Governo riesca a migliorare la situazione del Sud, dal momento che è stata molto trascurata da quello precedente.

    C’è anche da dire che andrebbero evitati molti sprechi e che sarebbe giusto e opportuno abolire i privilegi economici della classe politica e dei vertici corrotti in generale!

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