Libano: due razzi si abbattono su Beirut

Maria Chiara Rizzo

Ritorna la paura in Libano, dove, ieri mattina,  la caduta di due razzi ha ferito quattro persone nella periferia sud di Beirut, roccaforte del movimento sciita Hezbollah, attualmente palesemente attivo nel combattimento che dilania la Siria. Secondo fonti locali i due missili sarebbero stati lanciati dalla regione montuosa di Aitat, a 13 km  dal quartiere preso di mira,  Chiyah. Uno dei razzi è caduto in un parco adibito alla vendita di auto, ferendo quattro persone e danneggiando alcuni veicoli,  l’altro, invece, ha colpito un appartamento, causando ingenti danni all’abitazione, ma senza provocare vittime.Con molte probabilità, l’incidente è legato al conflitto siriano, soprattutto alla luce dell’attiva partecipazione del movimento sciita, così come ha apertamente dichiarato Nasrallah, leader di Hezbollah, alcune settimane fa. Le autorità politiche Libanesi hanno condannato l’atto criminale, definendolo terroristico e denunciando una “cellula” che opererebbe nel Paese dei Cedri con l’intento di destabilizzare e nel rischio di far vacillare il già precario equilibrio sociale. Anche dall’estero sono arrivate parole di condanna pronunciate dal ministro degli affari esteri francese, Laurent Fabius, che ha lanciato l’appello a tutti i libanesi di evitare che la guerra confessionale scoppi in Libano. Il lancio dei due missili si è verificato all’indomani di un discorso del leader sciita – pronunciato nel corso del tredicesimo anniversario del ritiro israeliano dal sud del Libano-  che inneggiava alla lotta per la vittoria della guerra in Siria, dove i suoi uomini combattono fianco a fianco alle forze pro Assad, contro i “ribelli”. Intanto, forse è improprio dire che il Libano rischia il contagio, dato che da mesi a Tripoli, nel nord del Paese, si susseguono incidenti tra partigiani e oppositori al regime siriano e nella notte tra sabato scorso e domenica gli scontri tra le due fazioni non hanno avuto tregua. Trenta persone, fra cui tre soldati, hanno perso la vita in solo sei giorni: questo il tragico bilancio degli scontri scoppiati a Tripoli.

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