Policastro/B. Il vigile birichino e il parcheggiatore distratto.

 

Antonio Citera

POLICASTRO B. – Una storia come tante, forse, in un posto come tanti, forse…. La voglio raccontare così come mi è stata esposta dalla persona che l’ha vissuta.  Siamo a Policastro, nei pressi  di un noto ristorante, a due passi  c’è il mare. Una spiaggetta umile ma altrettanto accogliente che, fa da oasi a famiglie in cerca di tranquillità e spensieratezza. Tutt’intorno scogliere imponenti e nello specchio d’acqua, bambini felici che si divertono. Un clima surreale che  di questi tempi fa da deterrente alla mantecata monotonia quotidiana che  affonda nella crisi economica e sociale. Una giornata da incorniciare in una domenica di luglio che all’estate bacia i piedi. A un tratto però, il clima si spoglia dell’entusiasmo iniziale e gli animi si surriscaldano al fischio imponente  di un vigile urbano in gonnella. Prima di iniziare  il racconto, facciamo  un piccolo preambolo: Tenendo presente che lungo la strada colorata di blu dai posti auto a pagamento con tariffe  oltre la media ( 1 ero ogni ora o in alternativa 5 euro per tutto il giorno) e, tenendo presente che i vacanzieri da bravi e onesti cittadini rispettano tale regola e si muniscono  dei grattini che comprano ai bordi della via ove sotto un ombrellone, a turno, un ragazzo e una ragazza si prodigano per tale funzione, possiamo raccontare la nostra storia. Oltre ai posti a pagamento, come da prassi vi sono anche 5 posticini che non si pagano i quali non sono segnalati ne orizzontalmente, ne verticalmente. Il nostro racconto, si concentra proprio nel punto x, ossia dove la sosta è gratuita. – Di chi è l’alfa nera – grida il vigile ripetendolo più volte finchè un signore sdraiato sotto l’ombrellone, stordito dal sole, risponde a voce fioca – è mia, mi dica – – l’auto è troppo lunga la deve togliere perché intralcia la circolazione – risponde il vigile . – Ma come!!- diciamo noi mettendo in evidenza che  l’auto era parcheggiata in maniera perfetta con il vano motore che sfiorava il muretto antistante. Di chi è la colpa?. Non si può infierire solo su chi usufruisce di un diritto gratis tralasciando nello specifico chi a pochi metri di distanza aveva parcheggiato in maniera barbara e forse realmente intralciava il traffico, giustificandolo solo perché sul cruscotto aveva il talloncino del parcheggio  ben in vista. Il rispetto per i turisti, dovrebbe andare di pari passo con la razionalità senza entrare nello specifico e senza avvantaggiare chi ha pagato per poter sostare. Per la cronaca, vi informiamo che il signore vittima della disavventura, sfidando le ire del vigile non ha spostato la macchina e, dopo un battibecco durato un quarto d’ora, è ritornato sotto l’ombrellone. Un altro aspetto da sottolineare del racconto è che lo stesso protagonista, prima di ritornare sulla spiaggia, voltando lo sguardo sul cruscotto della macchina parcheggiata vicino alla sua alfa, naturalmente nei posti gratuiti, ha notato sul cruscotto il grattino del parcheggio che riportava la data di domenica 21 luglio con tanto di euro pagato ben visibile. Evidentemente il parcheggiatore che dovrebbe consigliare e dire la verità in questo caso si è astenuto dal farlo prendendo i soldi  nonostante il posto auto fosse gratuito. Due gesti sconsiderati avvenuti proprio di domenica, quando le spiagge dormienti di Policastro si riempiono di persone. Due comportamenti che devono far riflettere se davvero si vuole creare turismo in quella meravigliosa fetta di Golfo dal passato glorioso.

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