I DS oltre al CV, devono pubblicare anche i loro redditi on line

Marco Bencivenga

ROMA – Secondo la delibera n° 65/2013 ( in tema di “Applicazione dell’art. 14 del d.lgs n. 33/2013 – Obblighi di pubblicazione concernenti i componenti degli organi di indirizzo politico” del 31 luglio 2013 ) , i dirigenti scolastici, in quanto “ organismi direttivi delle amministrazioni pubbliche ”, sono tenuti a divulgare on line la loro situazione economica e patrimoniale e nel caso di omissione, saranno soggetti  sino a 10000€ di sanzione pecuniaria. E’ quanto stabilito dalla CIVIT ( Commissione Indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l’Integrità delle Amministrazioni Pubbliche ) che, al fine di individuare i soggetti destinatari delle sanzioni,  per la mancata o incompleta comunicazione delle informazioni e dei dati concernenti le dichiarazioni patrimoniali previste dall’art. 47, commi 1 e 3 del d. lgs 33/13, indica, tra gli altri, il seguente ambito soggettivo di applicazione : “ (…) a) le pubbliche amministrazioni di cui all’art. 1, comma 2, del d.lgs. n. 165/2001 e successive modificazioni ossia “tutte le amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane, e loro consorzi e associazioni, le istituzioni universitarie, gli Istituti autonomi case popolari, le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni, tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale, l’ARAN, le Agenzie di cui al d.lgs. n. 300/1999 e, fino alla revisione organica della disciplina di settore, anche il CONI” (art. 11, comma 1 del d.lgs. n 33/2013)”.  L’ incombenza disposta dalla CIVIT,  fa il paio con la lettera dell’art. 21, della legge n° 62/09 che recita “ Ciascuna delle pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, ha l’obbligo di pubblicare nel proprio sito internet le retribuzioni annuali, i curricula vitae, gli indirizzi di posta elettronica e i numeri telefonici ad uso professionale dei dirigenti e dei segretari comunali e provinciali nonché di rendere pubblici, con lo stesso mezzo, i tassi di assenza e di maggiore presenza del personale distinti per uffici di livello dirigenziale ”. Stipendi e beni immobili dei presidi in rete, dunque, alla mercè degli internauti a caccia di curiosità e informazioni varie. Ma anche una misura populista, nell’ ottica di gogna virtuale, che sicuramente otterrà scarsi risultati sul dilagare della corruzione,  dal momento che nessuno indicherebbe, nella dichiarazione da esporre sul sito della propria istituzione scolastica o educativa, le eventuali mazzette ricevute o pagate.

Per approfondimenti:

http://www.civit.it/?p=9381&from=Dopo+i+politici+ora+tocca+a+manager+pubblici%2C+presidi+e+universit%E0%3A+scatta+l%27obbligo+di+pubblicare+la+dichiarazione+dei+redditi

One thought on “I DS oltre al CV, devono pubblicare anche i loro redditi on line

  1. Giustissimo. È vero che alle scuole viene dato sempre meno, ma è altrettanto vero che troppo spesso i soldi finivano nelle tasche di qualcuno. È anche vero che gli stipendi vergognosi sono quelli di altri dirigenti, stipendi ingiustificati, inesistenti in nessun altro Paese serio!

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