POLLA: l’ospedale nel mirino … di Donato Pica

Aldo Bianchini

SALERNO – A furia di dire che l’ospedale di Polla è in coma, che è grave la situazione in cui versa, che è soggetto ad un lungo ed inesorabile depotenziamento, va a finire che qualcuno veramente ci crede. Che ci creda qualche utente, seppure nella gravità del messaggio falsato, può anche passare, ma che ci creda un politico di tutto rispetto come è certamente l’on. Donato Pica è grave e preoccupante. Nella giornata del 27 agosto scorso l’ufficio stampa dell’on. Pica ha diramato un comunicato (l’ultimo in ordine di tempo) che tutti gli organi d’informazione si sono affrettati a pubblicare senza degnarlo del minimo approfondimento. Ma anche questo fa parte del nostro modo di fare, pazienza. Ma che il comunicato venga pubblicato senza il minimo commento anche da QuasiMezzogiorno (diretto dal collega Lorenzo Peluso, per anni addetto stampa di Pica) e da Il Mattino (che è il quotidiano più letto) è veramente gravissimo, e questa è l’informazione che detesto, anzi caro Lorenzo è questo “il giornalettismo” che non ho mai praticato. Posso capire che il comunicato è stato dettato a volo e non riletto dall’on. Pica ma credo che sia giunto il momento di evitare inutili campagne elettorali e di scendere nell’analisi specifica dei problemi, quelli veri, che attanagliano la vita quotidiana del presidio ospedaliero di Polla impedendone, di fatto, la sua crescita. Ma andiamo con ordine. Nel comunicato il consigliere regionale evidenzia due problematiche: la prima legata alla divisione “otorino”  e la seconda al “laser oculistico”. Dal tono del comunicato si intuisce che uno dei massimi esponenti politici del Vallo di Diano non conosce o fa finta di non conoscere l’inesistenza dei due problemi esposti. Nessun medico-otorino lascerà l’ospedale di Polla in quanto il dottor A.E., attuale aiuto del primario, andrà nell’ospedale di Nocera Inferiore e da quell’ospedale arriverà a Polla un altro medico-otorino. Il cambio sarà effettuato contemporaneamente sulla base di una precisa norma contrattuale che risponde alla denominazione di “mobilità interna per compensazione” (istituto previsto dalle vigenti normative contrattuali). Nello specifico, come da diritti consolidati, il medico attualmente a Polla va a Nocera dove abita con la famiglia e il medico di Nocera arriva a Polla  perché è residente in un paese del Vallo di Diano. Nessun depotenziamento, quindi, ma una normalissima compensazione che in alcuni casi (credo come quello di che trattasi !!) è addirittura un obbligo da parte dell’Ente pubblico qual è l’ospedale. L’altra questione riguarda il “laser ottico” fuori uso. E’ da almeno un paio di mesi che l’on. Pica si affanna a denunciare il guasto del laser e che i giornali eclatano a tutto spiano senza nemmeno sapere di che parlano. Provo a spiegare la situazione per fare un po’ di chiarezza, ammesso che ci riesca. Dunque il “laser ottico” fu acquistato nel 1998 per poco più di un miliardo delle vecchie lire; all’epoca era l’unico laser ottico esistente in Campania grazie alle pressioni del dr. Giovanni Iovieno che, per una sua precisa aspirazione professionale, spinse poderosamente per il suo acquisto. Perché era l’unico laser-ottico in Campania ? la risposta è semplice: <<perché il laser-ottico non rientra nel programma L.E.A. -livello essenziale assistenza->>. Ciò vale a dire che il laser-ottico non è incluso tra gli “strumenti terapeutici prioritari” rispetto all’interesse generale dell’ospedale che è quello di acquisire e formare medici-chirurghi-infermieri-attrezzature. In pratica il laser-ottico di Polla dovrebbe essere utilizzato solo in casi eccezionali e rientranti in una terapia ortodossa (1% dei casi), per tutto il resto (99% dei casi) dovrebbe essere utilizzato soltanto a pagamento perché gli interventi possibili con il laser-ottico rientrano tra quelli di chirurgia plastica-correttiva e di bellezza. Sarebbe sufficiente sapere questo per non continuare una inutile battaglia. Il laser-ottico, invece, è presente ed a giusta ragione in moltissime strutture sanitarie private per le ragioni di cui innanzi. Va, però, detto che lo strumento visto che c’è andrebbe comunque riparato (ma dicono che la spesa non conviene !!) o riacquistato (ma dicono che la spesa è eccessiva perchè nei quindici anni di funzionamento non ha reso neppure una lira !! rispetto alle premesse) per mantenere intatto lo standard ospedaliero. Ma l’on. Pica sa bene che nell’atto aziendale della ASL/SA, scaturito dal P.S.R., è previsto il potenziamento dell’oculistica di Eboli in danno verosimilmente dell’oculistica di Polla; infatti a Eboli sorgerà una “struttura complessa” e a Polla rimarrà una “struttura semplice”. Ma questo fa parte del “gioco politico” tra maggioranza ed opposizione regionale; ed è su questo che si deve dare battaglia soprattutto in commissione e in consiglio, non sul medico otorino o sul laser che sono “falsi problemi” se non proprio inesistenti. Insistere troppo sulle presunte carenze di Polla ingenera nella gente la convinzione che quell’ospedale sarebbe meglio cancellarlo dalla mappa sanitaria regionale, altro che depotenziamento. Per concludere, amici lettori, scommettiamo che di questo che ho scritto nessuno se ne fregherà e che il prossimo comunicato di Pica sarà pubblicato così come perviene nelle redazioni giornalistiche ? Aspettare per credere. Alla prossima.

7 thoughts on “POLLA: l’ospedale nel mirino … di Donato Pica

  1. Gentile direttore,
    premesso che non è mia intenzione polemizzare con te; ti chiarisco però che come hai potuto notare nell’articolo pubblicato su quasmezzogiorno.it relativo al comunicato di Pica, nelle note viene riportato che è un comunicato stampa. Mi spiego: il comunicato viene pubblicato così come arrivato in redazione con la precisazione che è un comunicato stampa. Quindi ciò che riporta è a totale responsabilità di chi lo emette o lo firma. In merito agli approfondimenti sulla qualità del sistema sanitario salernitano, o nello specifico per quanto attiene l’ospedale di Polla, ritengo che le diverse inchieste pubblicate dal sottoscritto, siano ampiamente esaustive, e non aggiungo altro. Per quanto attiene poi il mio precedente ruolo di addetto stampa al Consigliere regionale Pica, terminato da circa un anno, non solo fa parte del mio bagaglio professionale ma non capisco come mai attiri tanto la tua attenzione. Infine, nel rassicurarti che continueremo a fare il nostro lavoro, come sappiamo fare e sforzandoci ogni giorno di migliorare, ricordo a te ed a chi ha la bontà e la pazienza di leggere, che anche sul tuo quotidiano vengono pubblicati i comunicati stampa, e non solo quelli di Pica, così come arrivano alla tua redazione. Quindi sinceramente non capisco quasta polemica … Intanto, ti auguro buon lavoro

  2. Caro Lorenzo Peluso credo che il tuo atteggiamentosia un pochino troppo attezzoso nei confronti del Dottor Bianchini, che secondo il mio modesto giudizio è il migliore giornalista della Campania,Scendi dal piedistallo caro Peluso

  3. Premetto subito, adf inizio di commento, che Aldo Bianchini la frecciata personale verso Peluso se la poteva risparmiare. Detto questo devo però dire che, conoscendo benissimo Bianchini e per niente Peluso, vorrei rassicurare quest’ultimo sulle estemporaneità delle digressioni di Bianchini che vengono fatte sempre e soltanto senza alcun retroscena e, soprattutto, senza alcuna intenzione offenisva. E’ il suo modo di fare giornalismo; prendere o lasciare.

  4. Non voglio entrare nella polemica; mi preme precisare che l’argomento trattato da Bianchini è di assoluto spessore giornalistico e sicuramente non giornalettistico. I politici bisogna sempre tenerli sotto tiro e non consentire loro di fare politica attraverso le testate giornalistiche. Tanto essi stessi, stufi forse del giornalettismo, si stanno impegnando su FB o su Twitter a diffondere direttamente le loro “presunte” ragioni. E’ forse iniziata l’era della fine del giornalismo, o meglio del giornalettismo ?

  5. Sono un cittadino del Vallo di Diano, e più precisamente di Polla. i sento veramente imbarazzato dalle menzogne che puntualmente dicono i politici sull’ospedale di Polla. Pensassero a difendere l’ospedale e a non offenderlo continuamente.

  6. Non posso fare a meno di rispondere al giornalista Aldo Bianchini: è verosimile che quanto da egli scritto in questo articolo sìa frutto di errata informazione o di errata conoscenza dei fatti. Il Dott. A.E. è andato a Nocera con procedura di trasferimento compensativo e su sua richiesta. Da Nocera è arrivato il Dott. L.M. che, però, non è del Vallo di Diano, ma di Cava de’ Tirreni ed abita a Cava de’ Tirreni. I motivi per cui ha preferito lasciare l’Ospedale di Nocera per farsi 180 Km. tra andata e ritorno, per 5 volte a settimana, sono da chiedere a lui personalmente. Ma non è questo il punto. Il punto fondamentale è che l’organico della U.O.C. di Otorino dell’Ospedale di Polla è di 4 medici (Un Direttore di U.O., ex Primario) e 3 Aiuti. Dal 1/1/06 il precedente Direttore di U.O. è andato in pensione e da allora, fino al 31/1/13, il reparto è stato mantenuto in piedi esclusivamente da 3 medici, il Dott. A.E. il Dott. G.R. ed il Dott. V.M. Con soli 3 medici questo reparto ha garantito, oltre le normali attività ambulatoriali (5 giorni su 7), di reparto (7 giorni su 7) e di sala operatoria (1 giorno su 7), la Guardia di Reparto (7 giorni su 7, dalle ore 8,00 del mattino alle ore 20,00 della sera. Compreso i festivi. Ed è doveroso ricordare che tale reparto era l’unico di Salerno e Provincia di Salerno, e non solo della provincia di Salerno, a garantire un medico specialista ORL presente in reparto anche nei giorni festivi…) e la reperibilità notturna (7 giorni su 7, dalle ore 20,00 alle ore 8,00 del mattino). Con questo organico l’U.O. ORL di Polla ha garantito anche tutta, ma dico TUTTA l’offerta diagnostica di Otorino (anche con esami diagnostici, tipo ABR, VeMps, ecc.) che non è possibile garantire in Ospedali ben più grandi. Praticamente tre medici, con estremo sacrificio ed abnegazione al lavoro hanno garantito quello che altre U.O. ben più corpose dal punto di vista dell’organico, non hanno garantito e per i primi anni sono anche riusciti a crescere come qualità e quantità di interventi. Dal 1/2/13 il Dott. G.R. è stato trasferito presso altra sede ospedaliera ed i medici in reparto a Polla sono rimasti in 2. Nonostante questo, i 2 medici rimasti garantiscono ancora tutta l’offerta diagnostico-terapeutica ORL alla popolazione del Vallo di Diano e della provincia a Sud di Potenza (Val d’Agri, Lagonegrese, ecc,)…ma fino a quando. Fino a quando questi medici (nessuno di loro abita nel Vallo) riusciranno a resistere. In Spagna questa tecnica si chiama “tecnica della garrota”…Allora, prima di criticare l’On.Pica e le altre persone che, almeno, si sforzano di dare una voce alle oggettive difficoltà dell’Ospedale evitando che cada nel dimenticatoio con il rischio di perderlo come già avvenuto per il Tribunale di Sala Consilina, informiamoci bene su quello che sta accadendo. Oggi siamo spettatori di un depotenziamento delle U.O. ospedaliere…domani potremo essere gli attori bisognosi di cure ospedaliere…sperando che l’Ospedale ci sìa ancora…Ha la mia email, Sig. Bianchini, se vuole sono a Sua disposizione per un colloquio franco e costruttivo e, soprattutto, con dati alla mano. Con immutata stima.

  7. Sono stata presente in ospedale per diversi giorni e ho notato che alcuni medici sono troppo presuntuosi, poco aperti al confronto. Li ringrazio per il primo soccorso e tutte le analisi fatte, ma visto che non riuscivano a capire le cause del problema e il peggioramento del paziente dovevano mandarlo urgentemente in un centro specializzato, non aspettare che la famiglia lo portasse via. Inoltre dire che avrebbero fatto le stesse cose in qualsiasi centro e’ stata la cosa più’ cretina. Ora il paziente e’ in un centro specializzato dove dal secondo giorno hanno capito la causa e ha iniziato la cura. Si tratta di una situazione grave e a Polla probabilmente era già

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