Amato/45: De Luca, il grande assente !!

 

Aldo Bianchini

SALERNO – Non so se nella nostra città assisteremo mai al defenestra mento di Vincenzo De Luca dalla sua poltrona di assoluto “grande capo” della politica nostrana; so per certo che quando, comunque, andrà via (e spero per lui in maniera pacifica !!) non ci sarà nessuno che sussurrerà nell’orecchio del vicino <<E’un grande !!>> come ha fatto Enrico Letta nell’orecchio di Angelino Alfano per l’uscita di scena del cavaliere Silvio Berlusconi. Correva il 3 ottobre 2013 ma questa è un’altra storia. Forse a Salerno ci sarà, comunque, qualche presunto ex delfino di Vincenzo che non dirà più <<Vicienz m’è pate a me>> ma più semplicemente <<E’ stato il grande assente>>. Difatti se ci si prende la briga di rendicontare tutte le delibere di giunta che hanno avuto importanti riflessi sui lavori pubblici, sui grandi progetti, sui cambi di destinazione d’uso, sulle varianti de PUC o sulle varianti in corso d’opera, ci si rende conto che il mitico Vincenzo De Luca risulta sempre assente. E qui parliamo non di deliberazioni da poco conto ma di delibere di giunta altamente impegnative e facilmente oggetto di indagini giudiziarie. Così è accaduto anche per le “nove delibere” che hanno interessato gli interventi urbanistici di Via Picenza, cioè dell’ex pastificio Amato, con diverse varianti urbanistiche. Ovviamente le nove delibere in discussione (fonte Il Mattino del 3.10.13) riguardano anche altre varianti, dal palazzo ex Enpass di Sala Abagnano all’area ex Marzotto; tutto disegnato e nascosto alla perfezione in quelle delibere che sono state firmate da tutti (anche dall’ex sindaco Mario De Biase) tranne che dal perenne sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, assente sempre per cause diverse, ma ben presente e vegeto per il taglio dei vari nastri. Il tutto grazie a quegli uomini che pur di mantenere il loro posto di potere hanno, nel corso di vari anni, supinamente accettato il ruolo di “vassalli” del principe imperante. Di fronte a tale tipo di supina accondiscendenza scade e impallidisce anche la rivelazione di Giuseppe Amato junior che, apoditticamente e sventolando una misera fattura, si arroga il diritto di affermare che tramite l’Amato Re ha provveduto a pagare i conti di un palco elettorale in favore di Vincenzo De Luca e di aver visto una strana borsa piena di soldi; tanto da far andare legittimamente su tutte le furie anche il figlio Piero De Luca che ha  giustamente minacciato querele contro il rampollo Amato e tutti gli altri responsabili a qualsiasi titolo. In pratica Piero De Luca vuole e pretende che si faccia chiarezza contro accuse così farneticanti. Ho ripreso queste notizie giornalistiche per ricordare a tutti che gli attori della politica non finiscono mai di stupire per le loro sceneggiate e, soprattutto, non imparano mai dal passato. Difatti in un passato non tanto remoto le delibere di giunta per varianti urbanistiche o sui cambi di destinazione d’uso sono state sempre alla base di arresti e inchieste clamorose i cui echi e le cui conseguenze rimbombano ancora oggi nelle cronache cittadine. Sulla scorta di tutti questi precedenti, da me vissuti direttamente come cronista giudiziario, mi chiedo con un certo stupore come sia possibile trovare tanta gente disponibile a sottoscrivere qualsiasi cosa pur di ottenere e conservare un posto di rilievo nella politica e nella pubblica amministrazione cittadina. Basterebbe fare un piccolo riferimento al sindaco più processato, Vincenzo Giordano, per capire l’enorme differenza tra i due comportamenti; Giordano era sempre presente e firmava per primo tutte le delibere di cui sopra, lo faceva come atto di responsabilità e per infondere certezza di legalità a tutti i suoi assessori e consiglieri. Perché oggi non accade la stessa cosa e perché le delibere più importanti e, quindi, più a rischio non vengono mai firmate dal sindaco in carica ? Io ho cercato di dare una spiegazione soltanto giornalistica al fatto perché di fatto si tratta ed anche sconcertante; qui parliamo non di una delibera ma di tutte le delibere a rischio. In chiusura è necessario precisare, a scanso di equivoci, che le delibere in questione sono assolutamente legittime e rientranti nei poteri di un pubblico amministratore, non mi permetterei mai di metterne in discussione la loro trasparenza. Con il presente approfondimento ho voluto soltanto evidenziare la costante ed inquietante assenza del sindaco da simili deliberazioni. Alla prossima.

2 thoughts on “Amato/45: De Luca, il grande assente !!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *