POLLA: in attesa del dossier di Pica … l’ospedale cade a pezzi

Antonio Citera

POLLA – L’ospedale dei misteri, dei disagi, della precarietà e persino dei crolli. Parliamo del Luigi Curto di Polla, il nosocomio per antonomasia del Vallo di Diano dove, generazioni e generazioni hanno custodito il ricordo dell’efficienza e della sana sanità.  E’ stato un  punto di riferimento per tutto il comprensorio e per le zone limitrofe. Oggi purtroppo non è così, un depotenziamento costante, una carenza di personale, una non manutenzione della struttura che la rende vulnerabile alle prime piogge di ottobre. E’ di pochi giorni fa infatti, la notizia che alcuni calcinacci sono caduti in uno dei tanti corridoi del nosocomio, poca roba ovviamente, piccoli pezzi di intonaco che non hanno provocato danni e disagi alle persone. Un campanello d’allarme a detta di qualcuno che dovrebbe rianimare i vertici dell’ASL salernitana a prendere le dovute precauzioni. Da tempo oramai sindacati e affini denunciano la gravità della situazione, ma dall’ASL e dalla Regione nessuna risposta, tanto che anche il Consigliere Regionale Donato Pica poco più di un mese fa con un sonoro comunicato stampa ha denunciato l’annoso problema, mettendo in risalto una fine lenta e agonizzante anche della sanità nel Vallo di Diano. Nel suo scritto Pica si riprometteva e ci prometteva di acquisire tutti gli elementi utili sulle inefficienze della  sanità nel Diano. Un dossier da trasmettere alla Direzione Generale dell’ASL e alla Giunta Regionale.  Nell’attesa però a subire sono sempre e solo i cittadini, costretti a spostarsi in altri ospedali per curarsi. La speranza di tutti è che il dossier di Pica dimostri realmente le lacune di una sanità assente e spesso menefreghista, distante anni luce dai reali bisogni delle persone. Infine vorremmo dare anche un suggerimento all’on. Pica, dopo avere raccolto elementi sufficienti ( e ce ne sono) e dopo aver stilato un dossier sulla sanità del Vallo di Diano, sarebbe opportuno inviarne una copia anche alle Procure di Salerno e di Lagonegro per capire se effettivamente i tagli e i ridimensionamenti fatti negli ultimi anni abbiano o meno avvantaggiato qualcuno a discapito della salute pubblica. Dopo la giustizia, nel mirino delle istituzioni c’è la sanità, dopo i mille appelli e le mille farse pro tribunale accorpato a Lagonegro, la cittadina lucana con la costruzione del nuovo ospedale da 200 posti letto e di ultima generazione, si candida ad essere la vera Patria anche per il Vallo di Diano dimenticato e umiliato dalla Regione Campania e dai suoi adepti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *