PD: il paccotto del Vallo di Diano contro Annunziata

 

Aldo Bianchini

SALERNO – Era nell’aria, lo avevamo annunciato in splendida solitudine alle ore 13.49 di ieri quando ancora mancavano due-tre ore al summit di Teggiano tra tutti i coordinatori cittadini del PD del Vallo di Diano: Donato Pica, consigliere regionale, è tornato nell’accogliente ma stretto ovile di Vincenzo De Luca e del suo proconsole Nicola Landolfi. “Cavoli loro” (traduzione obbligata !!)  ha detto un coordinatore uscendo dall’oratorio; e noi ci asteniamo da qualsiasi commento personale e passiamo rapidamente all’esame politico del momento. Sergio Annunziata, candidato in pectore dei renziani-rottamatori, è rimasto solo in un comprensorio tutto schierato contro di lui ed a favore di una ritrovata, nonché inspiegabile, alleanza Pica-Pellegrino per la monopolizzazione del territorio. Per dichiarazione pubblica di Donato Pica è stato svelato l’arcano ripensamento del giovane sindaco di Sassano. Negli ultimi giorni, se non proprio nelle ultime ore, Tommaso Pellegrino è stato convocato nella segreteria provinciale di Salerno (Via Manzo) dove alla presenza di Nello Mastursi e dello stesso Donato Pica ha depositato la “sua fedeltà” nelle mani del segretario provinciale uscente Nicola Landolfi che si avvia, quindi, verso una facile e travolgente riconferma. Oltretutto Donato Pica ha espressamente dichiarato di “essere stato cacciato da Vaccaro” il giorno dopo aver firmato il documento unitario valdianese che disconosceva la convention dei lettiani nel Vallo di Diano. Dunque tutto quello che io e il collega Antonio Citera abbiamo scritto in queste ultime settimane ha trovato piena conferma nelle parole pubbliche di Pica. Ed a questo punto che fine farà il movimento “Renzi adesso” ? Ci arriviamo fra qualche rigo, abbiate pazienza. Innanzitutto dobbiamo registrare lo strappo tra i due registi della prima ora, Annunziata e Pellegrino, dei “comitati pro Renzi”; da alleati si ritrovano adesso su due sponde opposte; almeno apparentemente. Difatti sembra che la prova di fedeltà che Pellegrino è stato costretto a dare al segretario provinciale sia arrivata qualche ora dopo che lo stesso Pellegrino aveva firmato per la candidatura Annunziata; se vero è allucinante, veramente da prima repubblica. Ma non è tutto. In effetti il “movimento pro Renzi” non sarà annientato ma soltanto sospeso in quanto Vincenzo De Luca prima deve completare la composizione del “paccotto” (Salerno, Agro, Vallo, Cilento, Sele) e poi presenterà il tutto direttamente a Matteo Renzi. E’ lui che porta la provincia di Salerno verso il rottamatore e non altri; e tutta la provincia, o quasi, viaggia in questa direzione, altro che storie. In questo paccotto saranno poi possibili tutte le manovre di assestamento e di spartizione di potere e di speranze; ma questo si vedrà nei prossimi mesi e, comunque, prima delle prossime elezioni politiche, tanto il tempo c’è. E che fine farà Sergio Annunziata, incautamente rimasto come unico esponente di Renzi ? E’ presto detto. L’ex sindaco di Atena Lucana ed attuale presidente della conferenza dei sindaci della ASL o verrà incapsulato in qualche incarico di fortuna o, come si sussurra in queste ore, verrà completamente annientato. La commissione esaminatrice delle firme per le candidature ha in mano un’arma eccezionale: la validità delle firme. Se fra poche ore, cioè entro questa sera, verrà decretata la non ammissibilità della candidatura Annunziata vorrà dire che l’esponente renziano è stato fatto fuori dalla maggioranza deluchiana proprio con un’arma molto utilizzata da quella stessa maggioranza sia nell’ultimo tesseramento che nelle primarie e nelle parlamentarie del 2012. In pratica potremmo assistere al fatto incredibile che un rottamatore venga rottamato dalle firme incautamente raccolte senza una verifica stringente. Ed allora per Sergio Annunziata potrebbe essere scritta davvero la parola fine, almeno all’interno del Partito Democratico. Ovviamente, ma questo è un parere del tutto personale, non vedo nemmeno un roseo futuro sia per Pica che per Pellegrino all’interno di una componente che per anni hanno combattuto e che soltanto per convenienza hanno sposato nelle ultime settimane. Probabilmente Pica, Annunziata e Pellegrino non hanno (nonostante lo avessi loro suggerito !!) capito una cosa fondamentale e cioè che a Salerno c’è un unico rottamatore, freddo e spietato, che risponde al nome di Vincenzo De Luca e che è in grado di portare, in termini di numero di tessere (anche quelle svolazzanti ed ancora da compilare !!) e successivamente di voti, un’intera provincia verso il rottamatore potenziale per eccellenza, almeno sulla carta.

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