Pd Sala Consilina. Un Congresso al vetriolo!!!!!!

 

 Antonio Citera

SALERNO – Ad un giorno dal Congresso Provinciale del PD di Salerno, nei Circoli cittadini continuano gli show. Ultimo in ordine di tempo quello di Sala Consilina dove si è assistito all’inverosimile. Una votazione sulla falsa riga di un sistema che oramai ha poco da raccontare se non la sua farsa svenduta per poche decine di tessere. Una situazione che si è generata all’indomani dello spettacolo osceno di una gestione senza limiti di un Partito che fa acqua da tutte le parti. Un circolo vizioso nato  dal potere senza contrapposizione di Vincenzo De Luca che, controlla praticamente tutto. Ecco allora che i risvolti si leggono nell’avamposto di una mera e continua ricerca di controllo e gestione, un connubio che ha creato dei limiti invalicabili tra la trasparenza e la unilateralità di un circuito senza  rispetto alcuno per le reali speranze dei tanti che hanno creduto nella bella favoletta. Tessere vendute al miglior offerente, persone indisposte e impossibilitate a votare sono state inserite in registri dal vago sapor di falso d’autore. Facendo un giro tra i vari Circoli del Vallo di Diano (quelli che realmente esistono) ci rendiamo conto di questa realtà indigesta, i vari Congressi che si sono svolti hanno sembianze telecomandate e già scritte in un copione dettato da illustri sceneggiatori che da Via Manzo con fare dolce dirigono  lo spettacolo e ne curano i minimi particolari. Tutto organizzato insomma e, dove la tecnica del savoir faire non ha funzionato ecco puntualmente le scintille a illuminare la scena. Era già capitato a Polla e ora si ripropone a Sala Consilina. Tafferugli e ricorsi negano lo svolgersi dei lavori, negano la democrazia di un voto che forse in controtendenza rinnega lo strapotere dei pochi. Un Congresso andato male che, segna l’inizio di una fine della parola “politica”. I due contendenti Ciro Fasano segretario uscente vicino a Nicola Landolfi  e, Fabio Longo vicino all’ area  renziana  in appoggio di Sergio Annunziata. Una guerra, vinta alla fine dal secondo che, portandosi dietro i voti necessari ha spodestato la corazzata Fasano. Oggi si grida allo scandalo, ricorsi e accuse vengono lanciati in aria come fogli di carta, forse il Congresso verrà annullato dalla “Commissione Landolfi” o forse no per dar dimostrazione di pari dignità, tanto che vuoi che importa a Nicola Landolfi che, sull’onda della riconferma ha già intascato un numero tale di consensi che lo ripropone almeno per altri tre anni alla guida del “nulla” come dice sempre lui riferendosi ai suoi avversari politici. Il 6 novembre è il grande giorno,  tra spumanti e pasticcini verrà consacrato vincitore, un giorno piccolo e amaro per  la provincia di Salerno, un giorno senza luce, oscurata ancora una volta da un caparbio e furbo  gioco di potere che ha logorato e continua a logorare la dignità dei cittadini onesti.

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