TERRA DEI FUOCHI, RAGOSTA (SEL): «SUBITO UN REGISTRO TUMORI REGIONALE ED UNA CABINA DI REGIACHE VIGILI SULLE BONIFICHE DEI SITI INQUINATI. IN CAMPANIA SI GUARDI AL MODELLO SALERNO».

 

Da uff.stapmpa SEL-Sa

La vicenda della “Terra dei Fuochi” è stata oggi al centro dei lavori della Camera dei Deputati che con la Presidente Laura Boldrini, dopo aver fatto desecretare i verbali del pentito del clan dei Casalesi, Carmine Schiavone, ha messo subito l’argomento all’ordine del giorno. Tra le mozioni presentate, anche quella presentata da tutto il gruppo parlamentare di Sinistra Ecologia e Libertà.

A riferire in Aula, unico deputato campano del gruppo, è stato Michele Ragosta, coordinatore provinciale di Salerno e capogruppo di Sel in Commissione Finanze alla Camera. Nel suo intervento, Ragosta, ha chiesto al Governo due impegni precisi: l’istituzione immediata del registro tumori regionale e la costituzione di una cabina di regia che verifichi la trasparenze delle azione e la corretta esecuzione dei lavori di bonifica.

 «La priorità – ha detto – è quella di istituire immediatamente il registro tumori regionale andando in deroga al piano di rientro sanitario cui la Regione è tuttora vincolata. Nel 2012 – ha ricordato – fu varata la legge regionale che istituì il registro ma il Governo Monti bloccò tutto. Non si può più attendere: senza dati certi sull’origine di molte neoplasie non riusciremo mai ad avere interventi puntuali. Per quanto riguarda poi la bonifica dei siti – ha proseguito – non vorremmo che chi per anni ha prodotto l’inquinamento delle nostre terre, attraverso la produzione di milioni di ecoballe, come nel caso di Impregilo, saranno le stesse che metteranno le mani sui fondi europei. Serve – ha rimarcato – un controllo serrato e capillare che coinvolga, se necessario, anche i Prefetti delle cinque province campane».

 Nel suo intervento Ragosta ha anche ripercorso le fasi dell’emergenza rifiuti in Campania – cominciata nel 1994 e cessata per decreto legge nel 2008 dal Governo Berlusconi – evidenziando anche il ruolo negativo svolto in questi ultimi anni dalla Regione Campania, sotto la guida di Stefano Caldoro esaltando, di contro, il modello Salerno.

 «Per l’ennesima volta – ha attaccato – viene fuori il fallimento di una classe dirigente. La dimostrazione sono le sanzioni che l’Europa ci ha fatto arrivare in questi anni, dimostrando in pieno l’incapacità e la mancanza di cultura di questa classe politica. Tutto questo va rimosso. Serve un salto di qualità – ha sostenuto – un nuovo approccio verso la soluzione del problema rifiuti. Ci sono Comuni in Campania, come Salerno che, grazie all’impegno di Sel attraverso l’assessore all’Ambiente, Gerardo Calabrese, è diventato un esempio in Italia nella gestione virtuosa dei rifiuti – ha concluso – grazie ad una raccolta differenziata efficiente ed un’impiantistica all’avanguardia».

 Ma l’impegno dei parlamentari di Sel sul tema della “Terra dei Fuochi” non si esaurisce. Dopo la visita del 20 settembre scorso sui terreni di Casal di Principe dove erano sbucati i primi fusti indicati dalle rivelazioni di Carmine Schiavone, la battaglia e la sensibilizzazione sul territorio continua. Sabato 9 novembre a Villaricca, in provincia di Napoli, ci sarà un’assemblea regionale tematica dal titolo “Questa terra…è la mia terra. Non lasciamola bruciare”, al quale parteciperà il vice presidente della Commissione Antimafia, Claudio Fava (Sel).  L’appuntamento è alle 10 nella sala teatro Ali in via Antonio Genovesi, 5.

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