PD. Pica sdrammatizza. “Stop ad attacchi strumentali”. Ma il Partito è allo sbando.

 

 Antonio Citera

SALERNO – Situazione incandescente, priva di logica, il PD salernitano ha accusato il colpo. Lo dimostrano i fatti e, le prese di posizioni che giorno dopo giorno, vengono diramate come neve al sole. Parole e solo parole, Prima Vincenzo De Luca, poi Nicola Landolfi e, man mano tutti gli altri, cercano di difendersi dalle accuse e dalle braccia pressanti di una Magistratura che, con prove schiaccianti, sta sgretolando un sistema che, fino a qualche settimana fa sembrava invincibile. All’attacco di “Fort Apache”. Sembra il titolo di un film ma, è la cruda realtà che si sta consumando nella provincia. Renziani contro cuperliani, amici – nemici con lo stesso vizio, un eterno e incessabile desiderio di leadership, di supremazia e di esibizionismo. Il PM Montemurro vuole vederci chiaro e, non fa discriminazioni, attacca a 360 gradi, forse ha capito, non si tratta di una singola persona o, di una singola corrente, il probabile gioco sporco potrebbe intrecciarsi in un sistema ben definito e spesso gestito in comune accordo. “ Ognuno il suo Territorio”, questo potrebbe essere il motto di un controllo assoluto che potrebbe interessare l’intera provincia. Allora ecco che vengono fuori i timori, le paure, la voglia di scappare, di evadere da questa folle realtà, ma non si può, e, allora si cerca di sdrammatizzare, di buttare acqua sul fuoco, di spegnere questo focolaio fastidioso e nello stesso tempo pericoloso. Si utilizza il vecchio e collaudato schema del linguaggio “ populista”. Far credere ai cittadini che siamo di fronte a strumentalizzazioni che impediscono il normale svolgimento di un’attività politica solo ed esclusivamente a vocazione di cittadino che, tutto ciò che in apparenza può sembrare la logica di un potere di 20 anni, in realtà è solo la mania impazzita di qualcuno che vuole destabilizzare gli equilibri per ricavarne un po di gloria personale. Lo hanno detto quelli di “ Via Manzo” (oggi  di fede renziana) nei giorni passati e, lo confermano quelli che oggi si definiscono cuperliani ma, ieri erano lettiani. Ecco dunque che nelle parole espresse oggi dall’On . Donato Pica, guerriero dei secondi, vicino a quel Simone Valiante che proprio ieri è  stato chiamato a rapporto in Procura, sanno di timore, di spaesata disfatta. Si cerca di capire cosa stia realmente succedendo, nessuno lo sa ma, una cosa è certa, la faccenda si sta allargando a macchia d’olio, non più renziani contro cuperliani ma, ma a quanto pare un intera gestione, frastagliata territorialmente, potrebbe essere intrisa di peccato. Le indagini vanno avanti, i prossimi appuntamenti vedranno presentarsi davanti al PM, Nello Mastursi, che all’epoca dei fatti, era  il responsabile dei tesseramenti in Via Manzo, un colloquio che forse potrebbe dare una dritta alla vicenda che, si sta tingendo sempre più di giallo.

One thought on “PD. Pica sdrammatizza. “Stop ad attacchi strumentali”. Ma il Partito è allo sbando.

  1. Ottimo pezzo del giornalista Citera, un pezzo che corona degnamente il lavoro d’inchiesta di questo giornale online. Mi sbaglierò ma dal pezzo è come se fuoriuscisse un qualcosa che, sapientemente, non viene scritto. Dovremo davvero attenderci da questa inchiesta giudiziaria sul tesseramento PD la rivoluzione annunciata ? Speriamo bene.

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