Da Antonio Roscia
SALERNO – Il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, oramai in preda a deliri politici, continua imperterrito nei suoi soliloqui catodici a sproloquiare di questo e di quello. Immancabile, come nel sempre sobrio stile del personaggio, un riferimento a Forza Italia, stavolta nella persona di Giovanni Toti, definito «un salmone norvegese e faccione da proraso».
A prescindere dal fatto che verrebbe da dire “senti chi parla”, vorremmo suggerire al indaco di dedicare la sua loquacità a questioni serie e di abbandonare i siparietti da cabaret ai quali ci ha abituato nel corso degli anni.
Spieghi piuttosto come mai Salerno perde abitanti, come mai le industrie lasciano Salerno, come mai le opere pubbliche restano incompiute, come mai Salerno non ha un palazzetto dello sport, come mai Salerno sia una città sull’orlo del default.
E lasci stare persone serie e rigorose come Toti che, evidentemente, in mancanza di altre critiche possibili ha, per De Luca, la colpa di farsi la barba ogni mattina, come ogni altra persona civile. Quanto al salmone, De Luca dovrebbe fare meno il pesce in barile e pensare a trovarsi un lavoro per il suo prossimo futuro.
