Giovanna Naddeo
Giovedì 29 maggio alle ore 10.00 prenderà inizio la Settimana dei ragazzi organizzata dal Comitato Provinciale Unicef a Salerno e patrocinato dal Comune.
Parco Pinocchio e l’ Antica Fornace del Parco dell’ Irno, ex Salid, saranno le location prescelte per accogliere gli studenti delle scuole di Salerno e provincia, con docenti e famiglie, per confrontarsi sugli importanti argomenti dei diritti del bambino, l’integrazione sociale, la disabilità. Ed è proprio su questo argomento che quest’ anno l’UNICEF ha deciso di concentrarsi.
Il 30 maggio, infatti, sarà presentato il tutto il mondo il rapporto annuale sulla condizione dell’ infanzia e dell’adolescenza con particolare riferimento ai diversamente abili.
“E’ un’occasione importante – sottolinea la presidente del Comitato Provinciale Unicef a Salerno, Giovanna Ancora Niglio – che rappresenta un ulteriore momento di riflessione nei confronti di chi necessita di un pensiero in più”.
Parco Pinocchio si tingerà dei colori della solidarietà e dell’altruismo con giochi, mostre e convegni e non mancheranno i laboratori per realizzare la pigotta, l’ormai famosissima bambola di pezza targata UNICEF.
Nell’ambito della manifestazione Unicef prenderà inizio anche ST’ART Day-Festival della Creatività.
“START perché questo per noi è un punto di partenza, una messa in moto di sogni e idee. ST’ART perché qui si vive d’arte e si vive l’arte. Perché abbiamo voglia di esprimere i nostri punti di vista sulle cose del mondo, prendendoci tutto lo spazio necessario”.
Band emergenti, esposizioni artistiche, skatch teatrali, estemporanee, dibattiti, live musicali, banchetti di artigianato, autoproduzioni e molti altri elementi riempiranno la giornata.
In serata, inoltre, grande special show che vedrà sul palco esponenti dallo spessore nazionale e regionale della scena hip hop italiana.
La giornata tenderà ad esprimere fortemente la voglia di valorizzare e condividere le esperienze creative, i percorsi e le storie culturali ed artistiche del territorio mettendo in luce per una volta le sub-culture urbane, alternative e indipendenti che si ramificano dal basso in ogni angolo della città e della provincia.